Corriere della Sera (Roma)

Treno pieno di rifiuti fermo da due mesi

Era destinato all’Austria o alla Germania ma l’accordo è scaduto

- Maria Rosaria Spadaccino

Un treno con 700 tonnellate di rifiuti della Capitale» è «fermo da due mesi sotto il sole al Nuovo Salario perché Ama e Comune non individuan­o una destinazio­ne». È l’Sos lanciato da Legambient­e Lazio. Si tratta di uno dei convogli su cui venivano caricati i rifiuti di Roma per spedirli agli incenerito­ri di Austria e Germania. Scaduto e non rinnovato l’accordo l’ultimo treno caricato sarebbe dovuto partire l’11 giugno scorso è rimasto invece sui binari della stazione Roma smistament­o. «Un treno di monnezza a pochi metri dall’isola della monnezza sulla Salaria - denuncia il presidente del III municipio, Giovanni Caudo, una situazione incredibil­e in qualsiasi paese civile».

Ora c’è il treno della vergogna poco lontano dall’isola della monnezza, il tutto nel III municipio. «Un treno con 700 tonnellate di rifiuti della Capitale è fermo da due mesi sotto il sole al Nuovo Salario perché Ama e Comune non individuan­o una destinazio­ne». È l’allarme lanciato da Legambient­e Lazio. Si tratta di uno dei convogli su cui venivano caricati i rifiuti di Roma per spedirli agli incenerito­ri di Austria e Germania. Scaduto e non rinnovato l’accordo, l’ultimo treno caricato, che sarebbe dovuto partire l’11 giugno scorso, è rimasto invece sui binari della stazione Roma smistament­o, accanto alla fermata della FL1 Nuovo Salario. Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha confermato la presenza ancora oggi del convoglio sui binari esattament­e nel luogo da dove sarebbe dovuto partire due mesi fa per il centro Europa.

«Il Comune deve individuar­e la destinazio­ne del treno sottolinea Roberto Scacchi, presidente di Legambient­e Lazio - e il luogo dove portare quei rifiuti chiedendo alla Regione l’autorizzaz­ione in deroga per il conferimen­to. Oppure l’Ama deve svuotare immediatam­ente quel treno di monnezza».

Ieri pomeriggio il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, è andato a verificare la situazione. «Fortunatam­ente il treno non è maleodoran­te spiega - evidenteme­nte perché non contiene umido». In ogni caso il suo è un atto d’accusa molto duro e comprende anche l’impianto di trattament­o meccanico biologico sulla Salaria. «Si è passato il limite, siamo all’irresponsa­bilità totale - sostiene -. I cittadini del Municipio III e ormai anche quelli del II sono infestati dai miasmi dell’impianto di trattament­o dei rifiuti indifferen­ziati che si trova sulla Salaria, a poche centinaia di metri dalle case e dalle finestre di migliaia di cittadini». E poi aggiunge: «L’Ama ha trasformat­o quell’impianto in una discarica di fatto. I dati della commission­e tecnica di controllo resi noti qualche giorno fa testimonia­no che le scelte operate dall’azienda, che è al 100% di proprietà di Roma Capitale, hanno spostato nell’impianto della Salaria una quantità crescente di rifiuti, mentre a parole se ne sostiene la chiusura».

Nel 2016 nel Tmb sulla Salaria si lavoravano in media circa 300 tonnellate al giorno, nel 2017 si è passati a oltre 520, un

incremento insostenib­ile perché avverrebbe a fronte di un calo della quantità di rifiuti indifferen­ziati (-26.300 tonnellate). Per avere un’idea, si è passati da una media di circa 60 camion al giorno che entrano nell’impianto a quasi 90 camion al giorno, uno ogni 7 minuti.

«Ora a questo scempio si aggiunge anche il treno fermo - conclude Caudo - sotto le finestre a Roma smistament­o. Invito formalment­e l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, a passare con me qualche ora del 15 agosto davanti all’impianto per capire come si vuole affrontare la vicenda».

Legambient­e

La segnalazio­ne sul convoglio bloccato è partita dagli ambientali­sti

L’accusa Caudo: «I cittadini infestati dai miasmi del Tmb, che l’Ama ha reso una discarica»

 ??  ?? Immondizia Villa Spada, dove è «parcheggia­to» il treno (foto Proto)
Immondizia Villa Spada, dove è «parcheggia­to» il treno (foto Proto)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy