Quando il cinema è invisibile
A Palazzo Merulana una rassegna dedicata a film italiani indipendenti, prodotti a basso costo, che hanno avuto difficoltà di distribuzione
Prosegue a Palazzo Merulana «Cinema di stelle», la rassegna cinematografica dei festival storici del cinema indipendente, all’interno della programmazione estiva – SummerMerulana – dedicata all’intrattenimento serale con eventi letterari, enogastronomici e cinematografici.
Dopo Fantafestival, Asiatica, Mondovisioni per Internazionale e Orizzonti dell’Iran Festival del Cinema Iraniano, arriva da stasera a domenica la «Rassegna del Cinema invisibile», promossa dall’associazione Nel Blu Studios con il patrocinio dell’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici).
Una selezione di tre film del cinema indipendente italiano prodotti a basso costo, che hanno avuto difficoltà di distribuzione o non sono stati visti dal grande pubblico. I lavori saranno proiettati alla presenza degli autori. I film sono anche stati selezionati dall’Anac per Cinema nelle biblioteche.
Si parte stasera con Benur di Massimo Andrei (2012), interpretato da Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Elisabetta De Vito. Protagonisti sono i due fratelli Sergio e Maria che dividono un appartamento. Sergio, ex stuntman del cinema infortunatosi sul set di un film americano, per sbarcare il lunario si arrangia con impieghi fantasiosi, come fare il Centurione al Colosseo. Maria, invece, «lavora» da casa per una hot-line erotica. Due
vite alla deriva, finché un giorno a cambiare le cose ci pensa Milan, immigrato clandestino bielorusso, che stravolgerà la loro esistenza.
Domani sarà proiettato Domenica di Wilma Labate (2001). Il film è tratto dal romanzo Ronda del Guinardò di Juan Marsé. Nel cast, Domenica Giuliano, Claudio Amendola, Annabella Sciorra, Valerio Binasco, Peppe Servillo, Rosalinda Celentano. La storia è ambientata a Napoli. L’ispettore Sciarra, afflitto da un male incurabile e alla vigilia della pensione, ha il compito di accompagnare all’obitorio Domenica, un’orfana di
12 anni. La ragazzina dovrà riconoscere il cadavere del suo violentatore, o presunto tale, che si è suicidato durante l’interrogatorio. Sciarra deve rintracciare Domenica, che vive di espedienti vagando per la città e dopo diversi tentativi, l’ispettore trascorre un pomeriggio con la ragazzina e, alla fine della giornata, entrambi
si renderanno conto di essere stati usati.
La rassegna si chiuderà con Patria di Felice Farina (2014), ispirato all’omonimo libro di Enrico Deaglio, con Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo Giuseppe Gabardini. Un operaio, un sindacalista e un impiegato, arroccati in cima a una torre mentre la loro fabbrica si prepara a chiudere per la crisi economica, raccontano e rivivono i passaggi di trent’anni di vita italiana, dal delitto Moro a oggi. Dall’alto e da lontano guardano un paese che non riescono più a interpretare.
Apertura
Si parte con «Benur»: un ex stuntman si arrangia facendo il centurione al Colosseo