COMUNE, SI INFORMI CHI PUÒ
Nessuno si aspettava che con l’alzabandiera della «trasparenza» effettuato in pompa magna all’insediamento della giunta Raggi il Campidoglio si trasformasse veramente in una «casa di vetro». In passato il Comune è stato una piattaforma di ossessivi lanci di comunicati stampa per far conoscere l’azione di chi amministrava. Ma spesso chi parla tanto dice poco, ed infatti risultavano scarse le cose concrete rispetto ai vanti di sindaci e assessori. Da due anni al Sacro Colle e nelle sue dépendance succede il contrario: ai media arrivano scarsi messaggi e non tanto per annunciare qualcosa quanto per rettificare qualcos’altro. La quotidiana attività della giunta – quella che guarda al giorno per giorno, perché del dopodomani sembra non occuparsi nessuno - scorre silenziosa nelle vene della città che, alla fin dei conti, non ne sa proprio nulla. Un tempo la Procura era chiamata «il porto delle nebbie» per i suoi omertosi silenzi su certi scottanti processi. Non è certo il caso del Campidoglio d’oggi, che comunque sembra una barca vittima della bonaccia, quando pare che non si muova niente. In realtà non è così: la giunta, calcolando che l’audience dei social è mille volte quella dei giornali e cento della tv, è stitica di comunicati stampa ma invade twitter, facebook ecc. con un mare di piccole parole che raggiungono, senza dire niente, centinaia di migliaia di followers. E chi non pratica i social ? Si informi come può.