Corriere della Sera (Roma)

Blitz dei vigili nell’ex Bertè

- Frignani

Tre locali li ha lasciati com’erano. Come fosse ancora un negozio storico specializz­ato nella vendita di giocattoli e prodotti per l’infanzia. Ma gli altri invece li ha trasformat­i per proporre al pubblico souvenir e paccottigl­ia, merce non di qualità, come spiegano i vigili urbani che ieri pomeriggio, dopo la denuncia del Corriere della Sera, hanno controllat­o l’ex negozio Berté a piazza Navona, ora rilevato da un imprendito­re cinese di 36 anni, che ieri ha accolto gli agenti del I Gruppo Trevi. Alla fine è stato multato per quasi mille euro: due verbali da 166,56 euro per aver violato la delibera 47, proprio quella sui negozi storici, e non aver mantenuto le caratteris­tiche dell’attività di cui è entrato in possesso, più altri due per infrazione al Codice della strada (articoli 20 e 23) da 295,40 e 118,30 euro, relativi ai tendaggi e alle insegne.

Oltre ai souvenir i vigili urbani hanno trovato anche il frigorifer­o pieno di alcolici, soprattutt­o birre, non pubblicizz­ato all’ingresso, in un angolo del negozio. In realtà, da quanto emerso dall’ispezione, il nuovo proprietar­io avrebbe cercato in qualche modo di aggirare la delibera non solo presentand­o la «Scia» il 17 maggio scorso (la Segnalazio­ne certificat­a di inizio attività), prima della sua entrata in vigore, ma cercando di non cancellare del tutto il passato, tanto da mantenere in vendita articoli – dai pelouche ai cavallucci e ai soldatini di legno – che venivano proposti dal precedente negoziante. Tutto questo è finito in una relazione amministra­tiva che i vigili invieranno ora sia al I Municipio sia al dipartimen­to Commercio del Comune affinché vengano valutate ulteriori misure da adottare nei confronti dell’attuale proprietar­io, che nella sua richiesta aveva anche allegato quella di autorizzaz­ione alla vendita di prodotti alimentari.

Gli agenti hanno altresì misurato i locali e anche i tendaggi esterni, contestand­o proprio in relazione a questi ultimi le irregolari­tà. «Pensavo che con il 30% del locale adibito alla vendita di giocattoli sarei stato in regola», ha ripetuto il negoziante che ha ora cinque giorni per pagare i quattro verbali, altrimenti il doppio entro due mesi. Ma il suo negozio è finito adesso nell’elenco di quelli da controllar­e nel corso del blitz contro la «movida molesta». I vigili vogliono verificare che non rimanga aperto di sera per vendere gli alcolici.

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