Via Toscana, in vendita la sede della Croce Rossa
Via Toscana, un altro edificio del centro cittadino passerà presto di mano
Una proposta di acquisto per 26 milioni di euro. Tanto è stata valutata la storica sede della Croce Rossa. Il quartier generale è da anni ospitato in via Toscana, a due passi da via Veneto. Uno degli immobili di pregio in Centro, dove sono molti gli edifici abbandonati. La dismissione dell’immobile sarebbe legata allo stato di liquidazione coatta amministrativa, in cui si trova l’ente di soccorso, impegnato su fronti nazionali e internazionali.
La prima offerta è arrivata nel febbraio scorso. Ma ce ne sarebbero state anche altre. Una proposta di acquisto per 26 milioni di euro, tanto è stato valutato il palazzo che ha ospitato per anni il quartier generale della Croce Rossa in via Toscana, a due passi da via Veneto. Uno degli immobili di pregio in Centro, dove molti sono gli edifici abbandonati.
Da molto tempo infatti fra via Sardegna, via Romagna e via Sicilia, a due passi da via Boncompagni, interi complessi a lungo occupati da uffici prestigiosi, sia pubblici sia privati, giacciono nel più completo disarmo, dando a tutto il quartiere un aspetto solitario e dimesso.
Ma la storia del palazzo della Cri ha un percorso del tutto differente. E’ legato in particolare allo stato di liquidazione coatta amministrativa nel quale si trova l’ente ormai strumentale di soccorso, impegnato su molti fronti nazionali e internazionali – con circa quattrocento mila dipendenti fra civili e militari e fino a qualche tempo fa al vertice della classifica delle istituzioni che riscuotono maggiore fiducia presso la cittadinanza -, che qualche mese fa ha avviato «un confronto informale con soggetti interessati all’eventuale acquisto di un complesso immobiliare», che poi alla fine è quello di via Toscana, fiore all’occhiello della Cri nonché sede conosciuta per aver ospitato incontri e convegni internazionali.
La relazione estimativa dell’Agenzia delle Entrate del dicembre 2015 indicava come valore di mercato dell’immobile quasi 32 milioni di euro con consegna entro la fine dell’anno prossimo. L’avviso di presentazione delle offerte (dovevano arrivare entro il 9 marzo scorso) era rivolto « a tutti i soggetti pubblici e privati». Un altro pezzo storico della Cri messo in vendita per fare fronte ai debiti, mentre tutto il settore operativo rimane intatto, come il complesso in via Ramazzini utilizzato negli ultimi anni come campo di accoglienza per i migranti e adesso anche per i rom sgomberati dal camping River. Lo stato di liquidazione coatta della Cri, che ha già portato alla dismissione di altri immobili dello stesso genere in altre regioni, è legata al decreto legislativo numero 178 emanato nel 2012 dal governo Monti. Ma alla base della vendita di alcuni immobili di pregio c’è anche la necessità di fare cassa per chiudere il contenzioso con l’Inps e pagare i Tfr del personale. Un’operazione da 117 milioni di euro che tuttavia l’istituto di previdenza non avrebbe ritenuto sufficiente. La prima a essere venduta è stata la sede della Croce Rossa milanese in via Caradosso, nel centro storico, mentre a Roma è stato ceduto all’Università Roma Tre il palazzo di via Ostiense.