Corriere della Sera (Roma)

CAPITALE E ORGOGLIO (PERDUTO?)

- Di Paolo Conti

«Iromani amano brontolare, e spesso si lamentano che Roma è caotica e che nulla funziona, sperticand­osi in lodi per altri luoghi – quasi tutti dove sono certi che ogni cosa sia meglio che a casa loro. Eppure, sotto quest’apparenza scoprirete che sono tutti immensamen­te orgogliosi della loro città. Com’è giusto che siano». Molto spesso l’occhio esterno di chi ha scelto questa complessa città come oggetto di studio svela a noi romani chi siamo e quale sia il legame con la Capitale. È da poco uscita da Bollati Boringhier­i l’edizione italiana di «Storia di Roma in sette saccheggi», di Matthew Kneale, storico e romanziere londinese. L’opera è stata elogiata (giustament­e) dalla stampa anglosasso­ne per l’equilibrio tra ritmo narrativo e rigore storico (Kneale è della scuola del Magdalene College di Oxford). Da quindici anni, Kneal ha scelto Roma per far crescere, con la moglie, i suoi figli Alexander e Tatiana. Alla fine dei sette saccheggi (dai Goti ai Lanzichene­cchi fino ai nazisti) lo studioso rende omaggio, con quelle righe, a Roma e ai suoi abitanti, riconoscen­do(ci) il diritto all’orgoglio. Dovremmo rammentarc­ene tutti i giorni, anche con l’aiuto di intellettu­ali come lui. Abbiamo il privilegio di vivere in un luogo unico al mondo. Siamone orgogliosi: perché l’orgoglio comporta attenzione, cura, rispetto. Amore per Roma e i suoi spazi pubblici. Sentimento che troppo spesso, colpevolme­nte, ci manca.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy