Corriere della Sera (Roma)

Picco di proiettili «partiti per errore»

Aprilia, camerunens­e ferito. Tutti i casi da Centocelle a Latina: le vittime straniere

- Di Rinaldo Frignani

«Ci è partito un colpo per sbaglio». Dopo ore di silenzio alla fine anche loro hanno ammesso: due diciassett­enni e un ventenne di Aprilia hanno sparato fucilate a piombini dal balcone di casa nel centro di Aprilia.

E, come negli altri casi avvenuto da giugno a Ferragosto, anche loro hanno colpito un immigrato, un ragazzo del Camerun medicato a un piede in ospedale. «Ma per sbaglio», hanno assicurato ai carabinier­i del comando provincial­e di Latina che hanno denunciato i tre - di buona famiglia, nessun collegamen­to con ambienti estremisti, il fucile era di uno dei minorenni per lesioni gravi.

La stessa risposta data dal pensionato di Centocelle che ha ferito alla schiena una piccola rom in braccio alla madre, o da chi ha sparato contro gli ospiti di un centro d’accoglienz­a a Latina Scalo. O anche dai due di ronda sempre ad Aprilia accusati di omicidio preterinte­nzionale per la morte di un marocchino in fuga su un’auto con arnesi da scasso. Una raffica di episodi finiti alla ribalta della cronaca nelle ultime settimane che però non sono stati accompagna­ti dall’aggravante dell’odio razziale. E così «il colpo è partito per errore» e «stavo solo provando l’arma» sono diventate le giustifica­zioni di chi poi è stato scoperto e denunciato. Anche se «nel mirino» da due mesi a questa parte, a Roma e nel Lazio, sono finiti solo stranieri.

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