Corriere della Sera (Roma)

Cocktail al papavero, doping ai braccianti

Caporalato nel pontino: agli indiani davano bibite e polpette per «lavorare di più»

- Di Antonio Mariozzi

Cocktail dopanti e «polpette» analgesich­e per aumentare la resistenza dei braccianti, in prevalenza Sikh, costretti a turni di 14 ore al giorno nei campi vicino a Latina. Grazie a infusi e bevande preparate con bulbi di papavero essiccati, i lavoratori riuscivano a vincere la fatica delle lunghe giornate passate nelle campagne.

Il «doping agricolo» è emerso con i controlli disposti dalla Questura contro il caporalato nell’agro pontino. La scoperta è stata fatta in alcune case rurale occupate da indiani di etnia Sikh (con regolare permesso di soggiorno) in località Borgo Le Ferriere, a Latina, dove i poliziotti hanno trovato buste con i bulbi di papavero essiccati.

I successivi narcotest hanno accertato la presenza del principio attivo dei derivati dell’oppio. Notevoli i rischi fisici legati a questo sistema dopante, che può causare danni al cuore e al fegato. Per un bracciante indiano di 35 anni è scattata una denuncia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di circa duecento grammi di bulbi di papavero. La polizia ha poi rinvenuto nell’abitazione, sotto un letto, centinaia di bustine contenenti tabacco indiano (che ha proprietà stimolanti e psicoattiv­e) e una boccetta di carbonato di calcio. Servivano per preparare piccole «polpette» analgesich­e che i braccianti tengono a lungo in bocca per non sentire fatica e dolori.

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