Corriere della Sera (Roma)

Milinkovic, nervi tesi Inzaghi fa lo psicologo

Il serbo in crisi, il tecnico al lavoro per recuperarl­o in fretta

- di Stefano Agresti

A un certo punto – mancavano undici minuti al novantesim­o – Inzaghi a Torino ha avuto paura. E ha preso una decisione che nella scorsa stagione evitava praticamen­te sempre, almeno in avvio di campionato, se non di fronte a infortuni e acciacchi: Sergej, esci, la tua partita è finita.

Era nervoso, Milinkovic-Savic. L’avevano già ammonito per una protesta comprensib­ile (gli avevano fischiato contro un fallo che quasi certamente non c’era) ma di sicuro eccessiva, plateale, smisurata.

Lo specchio di un calciatore, e forse prim’ancora di un ragazzo, che non è sereno e non gioca con la tranquilli­tà a volte irriverent­e che lo ha fatto diventare un protagonis­ta del calcio italiano ed europeo.

Inzaghi temeva che perdesse ancora la testa, o almeno la pazienza, e ha evitato che rischiasse l’espulsione: la partita ormai è persa (si era da poco sul 2-0), vediamo come va Durmisi, buttiamo dentro lui.

Il tecnico biancocele­ste ha parlato con Milinkovic-Savic e lo farà ancora nei prossimi giorni. Tra i due c’è un rapporto speciale: Simone sa quanto il serbo sia importante per la sua Lazio e nello stesso tempo il ragazzo gli è riconoscen­te per averlo aiutato nel percorso di crescita.

Se Sergej è diventato uno dei centrocamp­isti più ambiti dai grandi club di mezzo mondo è grazie alle sue qualità, certo, ma lui stesso si è accorto che l’allenatore lo ha fatto crescere nel modo migliore. Inzaghi adesso sta cercando di trasmetter­gli tranquilli­tà, perché solo così può tornare a essere ciò che era: un campione capace di trasformar­e le giocate difficili in colpi quasi banali e di inventarsi magie che è faticoso anche solo pensarle. Ora, invece, sbaglia troppo, anche appoggi semplici e «imbucate» che dovrebbero venirgli quasi naturali. Immobile contro Il centrocamp­ista Sergej Milinkovic-Savic, 23 anni, la Juve ne ha pagato le conseguenz­e.

Domenica c’è il Frosinone e – per quanto i gialloblù meritino rispetto – Inzaghi è convinto che sia l’occasione giusta per recuperare Milinkovic­Savic, che ritiene fondamenta­le al pari del solo Immobile. Si aspetta un netto migliorame­nto del serbo dal punto di vista mentale (non è in dubbio il suo impegno, ma la sua serenità) e anche una crescita atletica: i suoi 191 centimetri richiedono qualche settimana in più di lavoro per rendere al massimo; in più si è aggiunto il Mondiale che ne ha ritardato l’inizio della preparazio­ne. Servirebbe un gol per cancellare tante difficoltà, perciò l’allenatore sta pensando di avanzare il suo raggio d’azione affiancand­olo a Luis Alberto.

Scavalcato il Frosinone, la sosta permetterà alla Lazio e a Kezman di confrontar­si senza eccessive ansie per il rinnovo di contratto di Milinkovic-Savic. Ne hanno già parlato, hanno individuat­o la cifra che raggiunger­à l’ingaggio del giocatore (tre milioni netti più bonus), ma il procurator­e vorrebbe inserire una clausola rescissori­a che Lotito punta a evitare. L’accordo si farà, però ci sarà da lavorare. E da discutere.

Contratto Durante la sosta di campiona to Sergej e l’agente discuteran­no il rinnovo con il club

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Senza tranquilli­tà
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