Sì dell’Acer ai commissari esterni
Nicolò Rebecchini (Acer): burocrazia soffocante, trasformiamo le infrastrutture in un’opportunità
Nicolò Rebecchini, presidente dell’Acer, l’associazione dei costruttori, fa un bilancio a un anno del suo mandato, ma non festeggia: burocrazia della Capitale paralizzante, emergenza abitativa, mancanza di decoro urbano e di manutenzione stradale. Con la buona notizia di ieri, però: l’annuncio di Virginia Raggi che apre ai commissari esterni negli appalti. «Sin da quando ci siamo resi conto, già nello scorso autunno, della complessa problematica delle commissioni di gara abbiamo immediatamente sollecitato l’amministrazione e la sindaca a intraprendere le opportune iniziative affinché le commissioni potessero usufruire di commissari esterni per poter tornare a riunirsi. Siamo soddisfatti che si sia affrontato il problema con una soluzione di questo genere».
E in un’estate che ha visto anche il disastro di Genova, il presidente dei costruttori ricorda che «il crollo del ponte Morandi dovrebbe far aprire gli occhi a tutte le istituzioni che di fronte alle sollecitazioni delle associazioni di categoria sul tema della manutenzione hanno sempre girato lo sguardo dall’altra parte».
«Quante volte abbiamo detto che è necessario un intervento dello Stato che aiuti gli enti locali per la manutenzione del territorio? Quante volte abbiamo denunciato il dramma di una burocrazia soffocante che sta mettendo in ginocchio il Paese?», si domanda Nicolò Rebecchini. E aggiunge: «Per rendere davvero onore ai tanti cittadini vittime della cattiva gestione della cosa pubblica non si può non rivolgere un appello alla classe politica: è il momento di rimboccarsi le maniche e di trasformare le nostre infrastrutture non in un vizio ma in una virtù del Paese».
Secondo il presidente dei costruttori tutti questi temi hanno un solo comune denominatore: «Si va avanti per slogan senza dare risposte». «Il male endemico a Roma è una burocrazia soffocante, che è la prima causa della perdita di posti di lavoro in tutti i settori produttivi», afferma. E prosegue: «La burocrazia e la politica, che dovrebbe governare la Pubblica amministrazione in tutte le sue sfaccettature, tendono a non fornire ai cittadini le dovute risposte». Dai tempi biblici per un atto amministrativo privato, alla mancanza di puntualità ed efficienza per chi fa impresa, il presidente dell’Acer si dichiara pronto ad «essere a fianco dell’amministrazione per mostrare le difficoltà e le strozzature che nascono da una burocrazia soffocante. Roma non ha bisogno di moralismo ma di efficienza».
Lavori
«Il crollo del ponte Morandi dovrebbe far aprire gli occhi a tutte le istituzioni»