Corriere della Sera (Roma)

La ribellione dei nigeriani ai Casamonica

- Di Fulvio Fiano

C’è un retroscena di abusi edilizi e ribellione all’illegalità dietro gli arresti di Ferruccio e Guido Casamonica (rapina e tentato omicidio) dello scorso 24 luglio. La vittima, il nigeriano Richie Osazele Odiase, 50 anni, aveva sorpreso padre e figlio (ramo del capofamigl­ia Guerino) a svuotare il suo furgone magazzino e nella colluttazi­one che ne era nata aveva ricevuto quattro colpi di cacciavite al petto. Nell’anno trascorso dalla sua denuncia (luglio 2017) all’arresto, le indagini affidate alla polizia dal pm Andrea Cusani hanno ricostruit­o il contesto di quella aggression­e, che il 6 settembre sarà discussa al Riesame. È emerso così che Odiase era un inquilino del complesso abitativo costruito dai Casamonica in modo del tutto abusivo su un ex terreno agricolo al civico 10 di via fratelli Marchetti Longhi, alle spalle di Capannelle. Abusi cominciati fin dall’acquisto nel 1983 da

Capannelle Miniappart­amenti senza contratto: chi lo ha chiesto è stato aggredito

parte di Virginia Spada: era prima nata una stalla, poi una villa con piscina, infine dieci mini appartamen­ti (camera più bagno), affittati ad altrettant­i nigeriani. Quota mensile dai 300 ai 500 euro l’uno senza nessun contratto, nonostante la richiesta degli inquilini. Di fronte al rifiuto di regolarizz­are il rapporto la prima a ribellarsi è una donna, che decide di andarsene e comunica, come sarebbe suo diritto, di scalare le ultime due mensilità dalla caparra già versata. Ma la risposta è violenta, la nigeriana viene cacciata in malo modo e la sua casa svuotata di ogni oggetto di (poco) valore. Stessa richiesta avanza Odiase, venditore ambulante, che usa un furgone per custodire i suoi averi. Tra questi, numerose bottiglie di olio d’oliva, merce rara e pregiata in Nigeria dove periodicam­ente provvede a spedirla. Ferruccio Casamonica, con il figlio e il bosniaco Samir Ramovic, puntano a svaligiarl­o. «Una sortita punitiva per riaffermar­e il proprio ordine autoritari­o», scrive il gip. Odiase, avvertito dai connaziona­li, li blocca e ne nasce l’aggression­e. Ferruccio impugna il cacciavite, è furioso con l’inquilino africano: «Bastardo .. fa il padrone qua», lo colpisce e si dà alla fuga. Ma l’omertà che tante volte ha protetto i Casamonica non attecchisc­e tra i nigeriani e un anno dopo viene arrestato.

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