Corriere della Sera (Roma)

In azione falsi agenti con tesserino inglese Incubo per i turisti

- R.Fr.

Sono scesi da un’auto davanti all’hotel delle vittime e hanno mostrato loro un tesserino della polizia con una scritta in inglese. Un falso documento probabilme­nte, con tanto di fotografia, che però sul momento è bastato per far abbassare la guardia a una coppia di turisti stranieri in vacanza a Roma: presi in contropied­e, temendo di aver fatto davvero qualcosa di male, hanno subito consegnato borse e portafogli a quelli che credevano fossero davvero poliziotti. Ma non era così, ovviamente, solo che le vittime se ne sono accorte troppo tardi perché i banditi erano già saltati in macchina con tutti i loro averi e si erano allontanat­i a tutto gas.

Teatro dell’ultimo colpo dei falsi agenti è stata ieri pomeriggio via Torino, nei pressi di via Nazionale. L’allarme è scattato subito ma la battuta disposta in tutto il centro non

ha dato esito. Le indagini sono però appena cominciate. A colpire. con una tecnica ormai consolidat­a che ha mietuto centinaia di vittime negli ultimi anni, sarebbero stati solo in due, un ragazzo e un soggetto più anziano. Non è escluso che siano gli stessi personaggi ad aver agito anche in altre occasioni con un tesserino da poliziotto inglese. Un escamotage - sempre che il dettaglio sia confermato dalle indagini - che in passato è già stato utilizzato dai banditi che, a seconda dell’occasione e della nazionalit­à delle vittime, si spacciano per agenti italiani o stranieri, mostrando placche e documenti prima di intimare ai turisti di aprire borse e borsoni per effettuare una finta perquisizi­one. Di arresti ne sono stati fatti tanti, ma ogni estate il fenomeno si ripresenta.

 ??  ?? SistinaUna recente operazione della polizia che ha arrestato due falsi agenti sorpresi a derubare un turista in via Sistina con il trucco della perquisizi­one (foto Proto)
SistinaUna recente operazione della polizia che ha arrestato due falsi agenti sorpresi a derubare un turista in via Sistina con il trucco della perquisizi­one (foto Proto)

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