Presa la banda della spesa proletaria
San Basilio, pagano 4 euro invece di 584 (complice il cassiere): arrestati e condannati
Con l’espressione felice della coppietta innamorata sono usciti dal supermercato spingendo un carrello dietro a un altro colmo fino all’orlo, però senza prima aver fatto la sosta indispensabile a pagare: le 119 lattine di Coca cola, le 21 bustine di pistacchi, i 20 bustoni per il bucato a mano, 23 confezioni di cetriolini. Valore della merce: 584 euro.
A chiudere un occhio sul mancato saldo il cassiere. Che si è scoperto in combutta con i due piccioncini per svaligiare il centro commerciale come ai tempi della spesa proletaria.
La banda è finita dietro le sbarre appena la coppia ha riempito la macchina dei prodotti rubati. Ieri i tre imputati hanno patteggiato otto mesi di condanna per furto. A rinverdire la pratica tipica degli anni 70 sono stati il responsabile della cassa Andrea Gosti in comunella con Maria Incu e Marius Costantin. Il supermercato preso di mira è stato il centro commerciale «In’s» in via Pollenza, quartiere San Basilio.
Alle due di pomeriggio la coppia si ferma alla cassa. Svuota una busta con dentro una coca cola e una confezione di cetriolini. Il cassiere batte lo scontrino e i due pagano 4 euro. Poi spingono i carelli pieni senza bloccarsi. E Gosti li fa passare, facendo finta di niente. Solo che ad aspettarli fuori trovano i carabinieri. E i tre riesumatori della spesa proletaria finiscono in manette.