Corriere della Sera (Roma)

L’Orchestrac­cia in concerto a Parco Schuster

L’Orchestrac­cia, nata per caso, è diventata un fenomeno popolare che ospita attori e musicisti Domani si esibirà al parco Schuster

- di Laura Martellini

«Siamo un fenomeno popolare di massa che finalmente non prende spunto né dalle radio né dalle television­i — spiega Marco Conidi, attore, cantautore, interprete a 360 gradi, da Romanzo criminale,a Smetto quando voglio 1,a Immaturi — L’Orchestrac­cia nasce otto anni fa dalla squadra di calcio A. S. Roma artisti, dove giocavano da Elio Germano e Valerio Mastandrea, per beneficenz­a. Un cantiere aperto, difficile dare un numero preciso di quanti siamo. Proviamo in sale grandi. I nostri incontri? Al bar, al tavolo di una trattoria, al Contestacc­io, al Porto Fluviale, sui set».

Si autodefini­scono «gruppo folk rock romano itinerante delirante», e già nel ritratto è racchiusa la filosofia dell’Orchestrac­cia, che domani si esibirà al Parco Schuster: le Canzonacce (titolo dell’album del 2016) di Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti e Giorgio Caputo risuoneran­no con le rime sghembe di vecchi brani, da Alla renella a Fortunello, le poesie di Belli e Pascarella, suoni dal dub, al punkrock alla patchanka. E monologhi, appelli (seguono repliche) al pubblico, balli, risate, lotta di classe e ballate d’amore. Folk militante. Le etichette vanno strette. Del corredo fanno parte ospiti a sorpresa, «li manteniamo segreti fino alla fine».

«Canzoni che partono dal romano e arrivano, ad esempio, al francese — prosegue Conidi —. Dal Belpaese all’Europa. Per varcare i confini, nei tour agganciamo artisti, come Paolo Rossi a Milano. Per noi l’Italia è unita, colta e indivisibi­le! Pizzica e tarantella, Sciascia e Belli». Un ruolo nella banda, come dice lui, di «simpatiche canaglie», ce l’ha Edoardo Pesce, protagonis­ta di tanto cinema italiano, da Fortunata di Castellitt­o all’ultimo Dogman, (Nastro d’argento condiviso con Marcello Fonte) attore anche televisivo, era il Ruggero Buffoni di Romanzo criminale. Racconta: «Siamo un fenomeno popolare, non si vive uno stacco netto fra noi sul palco, e il pubblico. La musica mi ha sempre accompagna­to. Ho suonato a lungo nei club con il gruppo Saint Peter Stones, tradotto “sanpietrin­i”, e la chitarra era con me anche quando s’è trattato di affrontare uno spettacolo musicale da solo. Il titolo: I was born in Tor Bella Monaca. Uno show di teatro-canzone per raccontare il lato poetico della periferia: il disco è uscito su Spotify. Blues che incontrava il romanesco. Dai campi di cotone ai campi di cicoria!».

Sorride, raccontand­o: «Adoro il versante tragicomic­o della vita, che è diverso dal fare cabaret. Non siamo Zelig. Mi piace combattere gli stereotipi: Martin Luther King diventa Walter Luther King e il suo sogno, I’ve a dream, è completare la metropolit­ana. La nostra idea, ora, è realizzare una versione teatrale dello spettacolo. Sarà un concerto. Al chiuso l’ascolto è migliore. Ormai le persone conoscono la scaletta a memoria e la ripercorro­no insieme a noi». Dentro e fuori l’Orchestrac­cia: «Sto facendo un po’ di film», dice con l’aria di chi è di passaggio. Su Rai1 sarà Alberto Sordi, nel biopioc diretto da Luca Manfredi, e sta girando l’opera seconda di Fulvio Risuleo con cui realizzò il corto Varicella, vincitore della Semaine de la Critique a Cannes.

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Siamo un cantiere aperto. Proviamo in sale grandi. I nostri incontri? Al bar, sui set, in una trattoria, al Contestacc­io

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 ??  ?? Banda Sopra, Marco Conidi, animatore dell’Orchestrac­cia (in alto) composta per l’occasione dagli attorimusi­cisti Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti e Giorgio Caputo
Banda Sopra, Marco Conidi, animatore dell’Orchestrac­cia (in alto) composta per l’occasione dagli attorimusi­cisti Marco Conidi, Edoardo Pesce, Luca Angeletti e Giorgio Caputo
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