LE ROMANE E IL SOGNO EUROPEO

Mai fidarsi troppo dei sorteggi. L’anno scorso, di questi tempi, la Roma in Champions era già fuori, vittima designata per essere finita in un girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid. Poi sappiamo come andò a finire: girone vinto ed escalation sino alla semifinale con il Liverpool. Le impressioni di settembre spingono a considerare le avversarie dei giallorossi in Champions - Real Madrid ovviamente escluso - uno scalino più in basso rispetto a quelle della stagione passata. Ma le apparenze portano sempre verso strade scivolose: se la Roma sconclusionata di quest’avvio di stagione come confermato ieri dalla sberla presa in casa Milan non farà scelte chiare e non darà una sterzata sul piano della qualità del gioco, soffrirà pure con Cska Mosca e Viktoria Plzen.

Difficile, sull’altra sponda, non riconoscere che la Lazio sia capitata in uno dei gironi più duri di tutta l’Europa League. Malgrado fossero in prima fascia e per questo contassero su un sorteggio più generoso, i biancocelesti dovranno misurare le loro ambizioni internazionali contro il Marsiglia degli ex romanisti Garcia e Strootman, l’Eintracht Francoforte vincitore della Coppa di Germania a spese del Bayern Monaco, e l’Apollon Limassol. Se Simone Inzaghi non troverà la soluzione ai problemi che la affliggono ( a cominciare da domani sera di fronte al Frosinone), la Lazio in Europa percorrerà un cammino non tanto lungo.