Lazio, è un’Europa League da paura
Girone durissimo con Marsiglia, Eintracht e Apollon. Peruzzi: «Il peggiore che ci potesse capitare»
Per dare alla Lazio un girone di Europa League più duro di questo, avrebbero dovuto farlo apposta: il Marsiglia, finalista nella scorsa stagione, la squadra dei romanisti Garcia e Strootman; l’Eintracht Francoforte, che ha conquistato la Coppa di Germania battendo in finale il Bayern Monaco (al quale ha poi ceduto il tecnico Kovac); l’Apollon Limassol, non certo una corazzata ma comunque capace di eliminare ai preliminari il Basilea e di pareggiare, nel girone della scorsa edizione, contro Atalanta, Lione ed Everton.
Una volta che aveva avuto la certezza di essere inserita in prima fascia, la Lazio confidava comprensibilmente in avversarie più abbordabili. Invece non è andata bene. Angelo Peruzzi è sconfortato: «È il peggior girone che potesse capitare alla Lazio, il più duro dei dodici della coppa assieme a quello del Lipsia (ci sono anche Salisburgo, Celtic e Rosenborg, ndr). Il Marsiglia che è un’ottima squadra e anche l’Eintracht è un rivale temibile».
Salta agli occhi il confronto con i francesi, una squadra con calciatori tecnici (Thauvin, Ocampos, soprattutto Payet) ed esperti (Luiz Gustavo), ai quali è stato appena aggiunto Strootman. Lo ha voluto a tutti i costi il tecnico Rudi Garcia ed è inevitabile pensare che questo confronto sia una specie di derby, tanto più che proprio l’olandese ha un conto aperto con la Lazio per quanto successo negli scontri diretti quando indossava la maglia della Roma, dall’acqua gettata in faccia a Cataldi che ha scatenato una rissa in campo e l’espulsione del biancoceleste, fino alla simulazione per intervento di Wallace che ha regalato un rigore inesistente ai giallorossi (tutto nella stagione 2016-17, tra andata e ritorno).
«Non parliamo di derby», sbotta Peruzzi, che lancia anche uno sguardo al campionato, cominciato male: «Abbiamo perso le prime due partite, ma abbiamo incontrato avversarie molto forti. Il nostro campionato comincia adesso, la squadra è costruita bene, abbiamo giocatori di spessore che possono darci soddisfazioni».
Sotto con il Frosinone, dunque. Domani sera all’Olimpico (ore 20.30) Inzaghi lo affronterà ancora con la difesa a tre (Wallace, Acerbi e Radu), con un unico dubbio: confermare Parolo accanto a Leiva oppure inserire Badelj. Milinkovic-Savic giocherà più avanti, per dare maggior peso a un attacco che finora ha segnato un solo gol.
L’Olympique
Con gli ex romanisti Strootman e Rudi Garcia. Peruzzi: «Ma non parlate di derby»