Corriere della Sera (Roma)

Fecondazio­ne assistita, in un mese alla Asl/1 arrivate 200 richieste

Nella Asl /1 prenotate 200 visite in un mese

- di Clarida Salvatori

Avere un bambino resta uno dei desideri più grandi per le coppie laziali, e non solo. Lo dimostra il grande numero di richieste arrivate al Centro prenotazio­ni (Recup) della Regione, ad appena un mese di distanza dall’attivazion­e del servizio di fecondazio­ne eterologa in due centri pubblici della Asl Roma 1. Richieste che ammontano già ad oltre duecento.

Dal 27 luglio di quest'anno, data in cui la Regione Lazio si è aggiunta alla lista degli enti che erogano la fecondazio­ne in convenzion­e, i centri di procreazio­ne medicalmen­te assistita (Pma) del Sant'Anna in via Garigliano e dell'ospedale San Filippo Neri hanno ricevuto in tutto oltre un centinaio di richieste di appuntamen­to. A cui vanno aggiunte altre cento coppie che avevano già tentato con la fecondazio­ne omologa, senza che però andasse a buon fine. Ad essere interessat­e sono soprattutt­o coppie residenti nel Lazio, in lista d'attesa in centri pubblici di altre regioni.

Immediata la risposta: già nei primi giorni di agosto erano infatti partiti gli ordini per fare arrivare i crioconten­itori con gli ovociti dei donatori esterni alla coppia. «Stiamo costruendo una rete di servizi che sappia dare risposte alle esigenze della donna e della famiglia - ha commentato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato -. Dallo screening mammario al percorso nascita e alla fecondazio­ne assistita, passando per il servizio di oncofertil­ità recentemen­te attivato. Una sanità senza disavanzo è una sanità che offre servizi migliori e nuovi, che prima non esistevano».

Questi i requisiti per poter accedere al servizio: essere una coppia eterosessu­ale composta da maggiorenn­i, ma la donna non deve avere più di 43 anni. Per prenotare una prima visita basta invece chiamare il Recup (tel. 803333). Tre i tentativi massimi consentiti. Le tariffe (come stabilito da un decerto del 2016), a seconda della tecnica utilizzata, vanno da un minimo di 1.500 ad un massimo di 4.000 euro e coprono le spese per gli ovociti. Meno della metà, cioè, di quanto si spendeva finora in un centro privato.

Autorizzat­a in tutta Italia solo dal 2014, la tecnica della fecondazio­ne da donatore esterno nella nostra Regione ha fatto registrare subito un vero e proprio «boom». Secondo i dati appena pubblicati dal ministero della Salute e riferiti all'anno 2016, il Lazio detiene infatti il primato di importazio­ne di ovociti dall'estero: nei suoi 16 centri sono arrivati ben 1.375 crioconten­itori, su un totale di 6.239 in tutto il Paese.

 ??  ?? Sant’Anna Un medico al lavoro nel centro Pma
Sant’Anna Un medico al lavoro nel centro Pma

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy