«Chiese a rischio I test partono dalla Capitale»
Il ministro Bonisoli in visita a San Giuseppe dei Falegnami: via al monitoraggio
Il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli dopo il sopralluogo di ieri nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami ai Fori Imperiali ha ribadito l’idea di una collaborazione con il Vicariato sulla sicurezza delle chiese. ««Ne abbiamo parlato stamattina (ieri, ndr) in Consiglio dei ministri. Ci ritroveremo la prossima settimana per iniziare a ragionare, perché partendo da Roma estenderemo questo discorso a tutte le città».
«Mi chiedo se ora devo fidarmi dei tetti delle altre chiese di Roma». Il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli dopo il sopralluogo di ieri nella chiesa di San Giuseppe dei Falegnami ai Fori Imperiali, ha ribadito l’idea di una collaborazione con il Vicariato sulla sicurezza delle chiese. La questione è stata già trattata con il Governo: «Ne abbiamo parlato stamattina (ieri, ndr) in Consiglio dei Ministri. Ci ritroveremo la prossima settimana per iniziare a ragionare, perché partendo da Roma estenderemo questo discorso a tutte le città».
Il crollo improvviso, avvenuto lo scorso 30 agosto, del tetto della chiesa dove il sabato e la domenica si svolgono i matrimoni, ha lasciato una lunga scia di polemiche. «La sicurezza delle persone è un tema su cui dobbiamo lavorare in maniera analoga a quello che è successo a Genova: ci stiamo rendendo conto che ci sono delle situazioni nelle quali la nostra responsabilità
non è se l’opera d’arte si è salvata o no, ma piuttosto che non accada nulla a delle persone che entrano in un luogo pubblico».
E anche se la proprietà delle chiese della Capitale fa riferimento interamente al Vicariato e al Fec (Fondo edifici di culto) «stiamo pensando di affiancare al monitoraggio
che è già stato pensato per altri tipi di infrastrutture, anche ai beni sotto tutela, tenendo conto di quelli che non sono di proprietà dello Stato».
All’indomani del crollo di giovedì scorso, il ministro aveva usato toni duri verso la Soprintendenza guidata dal 2016 da Francesco Prosperetti, ma ieri il j’accuse ha lascia- to il posto alla promessa di una svolta sul controllo degli edifici. «Non sapevamo di avere un problema con le strutture delle chiese» ha chiosato Bonisoli.
L’edificio posto nel Foro Romano sotto al Campidoglio fu costruito nel 1597 per volere della Congregazione dei Falegnami in onore del loro patrono San Giuseppe e fu i completata nel 1663 da Antonio Del Grande. La chiesa unicamente usata per matrimoni è gestita dal parroco Daniele Libanori e diretta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, nominato da papa Francesco nel 2017. Tra il 2014 e il 2015 è stata oggetto di lavori di ristrutturazione, che secondo il cardinale Coccopalmerio, «sono stati fatti con molta precisione. Sono cose che credo nessuno può prevedere. Mi hanno detto che non c’era nessuna avvisaglia. Dobbiamo essere grati al Signore che non c’era nessuno».
Il tetto crollato per un cedimento di una capriata nascosta dal soffitto a cassettoni è oggetto di indagine per disastro colposo da parte della Procura di Roma e l’area circostante è sotto sequestro.
E sei due giorni fa l’architetto e restauratore Francesco Scoppola, primo dirigente del Mibact, ha affermato con certezza sull’Osservatore Romano che «quel che è successo è con ogni probabilità connesso al deterioramento di un solo, singolo elemento di una capriata. E la causa più probabile sono gli insetti xilofagi, i tarli, oppure la marcescenza del legno dovuta a perdite e infiltrazioni d’acqua», per i pompieri sulle travi cadute non ci sarebbero segni o crepe. «In questo momento ci sono dei muri che non sono collegati al tetto ed io non so quanto potranno rimanere su. Spero che rimangano in piedi perché la struttura mi sembra robusta» ha detto ieri il ministro Bonisoli,che sui tempi per la messa in sicurezza non ha fatto previsioni.
Vertice «Ne abbiamo parlato in Consiglio dei ministri. Riunione prossima settimana»