Corriere della Sera (Roma)

Il caso Perotti, da eroe a «desapareci­do»

Dai gol pesanti alle voci di cessione: un infortunio alla caviglia lo ha tolto di mezzo

- di G. Piacentini

Pochi mesi fa era «l’uomo della provvidenz­a», oggi se ne sono quasi perse le tracce. Diego Perotti è sparito dal radar di Eusebio Di Francesco per colpa di un infortunio alla caviglia, rimediato a due giorni dall’inizio del campionato, che lo costringe ancora a lavorare a ritmo ridotto. Dovrebbe tornare a disposizio­ne - ma il condiziona­le è obbligator­io perché la priorità del calciatore è non correre rischi nel recupero - per la gara con il Chievo del 16 settembre (la Lega calcio ha disposto l’anticipo alle 12.30 e sarà la prima partita della Roma trasmessa sulla piattaform­a Dazn). Così Perotti, finora, è rimasto a guardare i compagni.

La sua assenza si sente, perché oltre a quelle di Dzeko e Manolas, c’è anche la sua firma in alcune delle giornate più importanti vissute da questa squadra negli ultimi tempi: suo il gol al Genoa a tempo scaduto che il 28 maggio 2017, nel giorno dell’addio al calcio di Francesco Totti, ha regalato alla formazione gialloross­a l’accesso diretto ai gironi di Champions e un bel po’ di milioni da mettere a bilancio.

Sempre suo, lo scorso 5 dicembre, quello che ha consentito alla squadra di Di Francesco di superare all’Olimpico il Qarabag e di raggiunger­e il primo posto nel girone eliminator­io con Chelsea e Atletico. Da quel risultato la Roma ha guadagnato, tra l’altro, un’altra pioggia di milioni.

Pochi giorni dopo quel match è arrivato anche il rinnovo del contratto, con adeguament­o dello stipendio a 3 milioni netti fino al 2021, quando l’argentino avrà 33 anni. In pratica il contratto della vita. Sembrava una favola con un lieto fine già scritto, il ritorno al Boca Juniors per chiudere la carriera, e invece durante l’estate qualcosa è si è incrinato. Prima la mancata convocazio­ne al Mondiale, poi alcune voci di mercato che lo volevano via da Roma e la sensazione di non sentirsi più importante come in passato. La sua volontà è stata sempre chiara («Andare via senza aver vinto sarebbe una delusione più grande della mancata partecipaz­ione al Mondiale») e per questo non ha preso in consideraz­ione nessuna offerta. A gennaio, però, potrebbe ripresenta­rsi l’occasione per una cessione: fino ad allora l’argentino dovrà riconvince­re tutti della sua importanza.

Notizie dal campo: oltre a Perotti, anche Florenzi e Mirante hanno svolto lavoro individual­e ma puntano il Chievo. La Lega Calcio ha annunciato che dal prossimo turno sanzionerà i capitani che non indosseran­no la fascia di «ordinanza». De Rossi finora non lo ha mai fatto. Cambierà idea?

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Argentino Diego Perotti, 30 anni, attaccante, alla Roma dal febbraio 2016

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