Short Theatre: suoni, spettacoli e installazioni
Un calendario lungo undici giorni, da oggi al 15 settembre, costruito come un mosaico su sei prime assolute, nove prime nazionali, due produzioni originali, quattro co-produzioni, due residenze, nove laboratori e due progetti site-specific. Lavori in arrivo dal mondo, con identità diverse ma complementari, per comporre la visione urgente e non convenzionale della tredicesima edizione di Short Theatre, organizzata da Area06 e diretta da Fabrizio Arcuri col titolo «Provocare la realtà».
«Non un tema – avvertono gli organizzatori – piuttosto un nome-chiave con cui leggere il programma, rintracciandone tematiche e sfumature di senso». Centoventi gli appuntamenti con oltre duecentocinquanta artisti ospitati in cinque spazi della Capitale: Teatro Argentina, India, La Pelanda Fun Palace, Combattimento dei Muta Imago e Sanctuary dello spagnolo Carlos Casas, che con quest’opera tra documentario e sperimentazione invita ad andare oltre i nostri limiti cognitivi.
«Provocare realtà significa mettere in discussione la legittimità del presente e l’ordine costituito, rifiutare la paura di immaginare il nuovo e inventare il futuro. Questo chiediamo agli artisti», spiega Arcuri. Short Theatre lo fa anche con performance intime come
The quiet volume di Ant Hampton e Tim Etchell, riservata a due spettatori alla volta, o come la produzione disincantata Overload del collettivo Sotterraneo. Infine con la sezione musicale «Controra» che ospita, tra gli altri, Ninos du Brasil, Winter Family, Jing, Debonair e la serata berlinese Gegen.