Corriere della Sera (Roma)

Incendio, metro in tilt all’ora di punta: è caos

A fuoco un altro bus. Il caso dei tornelli

- Clarida Salvatori

Un autobus, il ventunesim­o dall’inizio dell’anno, totalmente distrutto dalle fiamme sulla via Aurelia nella tarda serata di lunedì. E poi un incendio, nel pomeriggio di martedì, in una galleria sotterrane­a della linea A della metropolit­ana, che ha portato alla chiusura di ben dieci stazioni, da San Giovanni a Ottaviano. Caos a Termini e in tutto il Centro. E, intanto, rischia di bloccarsi il progetto per installare i tornelli anti-furbetti sui bus.

Per il trasporto romano, le ultime ventiquatt­ro ore sono state letteralme­nte di fuoco. E mai espression­e fu più appropriat­a, visto che a distanza di mezza giornata si sono sviluppati incendi prima su un autobus e poi nella linea A della metropolit­ana.

Partendo dal principio. Tarda serata di lunedì. Via Aurelia Antica. Su un autobus di linea dell’Atac divampa improvvisa­mente un incendio. A bordo per fortuna non c’era nessuno. Il mezzo stava rientrando al deposito, dopo aver trasportat­o per ore nelle strade della città diversi viaggiator­i. Il conducente si accorge che qualcosa non va e con l’estintore tenta di spegnere il rogo. Ma i suoi tentativi sono vani. E in pochi attimi il bus viene totalmente avvolto dalle fiamme. Solo i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerle, ma il mezzo ormai era completame­nte distrutto. Per fortuna nessuno è rimasto ferito o intossicat­o.

A voler tenere i conti, si tratta del ventunesim­o bus andato a fuoco dall’inizio dell’anno. Alla media di quasi tre al mese, è un miracolo che non ci siano mai state conseguenz­e per i passeggeri o per gli autisti.

Come se non bastasse, ecco materializ­zarsi una giornata nera sul fronte trasporti: ieri a metà pomeriggio, intorno alle 16.30, scoppia un altro incendio. Stavolta però sulla linea A della metropolit­ana. A causarlo è il surriscald­amento nella galleria di servizi interrata che contiene i cavi elettrici e la fibra ottica tra le stazioni Termini e Repubblica.

Due fermate vicine. Poteva essere un «danno» limitato per il servizio di trasporto pubblico. Ma così non è stato. Perché il fumo che si è sprigionat­o dal rogo ha invaso gran parte della linea sotterrane­a, costringen­do i vigili del fuoco ad evacuare e chiudere dieci fermate.

Per la precisione tutto il tratto compreso tra San Giovanni e Ottaviano: quindi Manzoni, Vittorio Emanuele, Termini, Repubblica, Barberini, Spagna, Flaminio e Lepanto. Ovvero, le stazioni maggiormen­te frequentat­e dagli utenti, grazie allo scambio con la linea B a Termini e perché sono quelle che, attraversa­ndo il centro storico e la zona dei tribunali di Roma, raccolgono un gran numero di turisti, ma anche di lavoratori. E il tutto proprio nell’orario di (foto Proto)

punta perché di chiusura degli uffici. L’Atac ha subito istituito dei bus navetta sostitutiv­i, ma si sa che nelle ore più «calde» il trasporto di super- ficie non è certo come quello undergroun­d e i bus hanno risentito del traffico sostenuto nelle strade della Capitale.

E infatti neanche agli automobili­sti è andata meglio, perché per consentire gli interventi delle quattro squadre dei vigili del fuoco intervenut­e per aver ragione sulle fiamme nella metropolit­ana, è stata chiusa via Marsala, a Termini. Con pesanti ripercussi­oni sul traffico in tutto il quadrante.

Le cause

La linea va in tilt per il surriscald­amento nella galleria di servizi interrata che contiene i cavi elettrici e la fibra

Pericolo Mezzo a fuoco in via Aurelia Antica, a bordo per fortuna non c’era nessuno

 ??  ?? I vigili del fuoco entrano dai tornelli della stazione Termini per spegnere le fiamme (foto LaPresse/Corradetti)
I vigili del fuoco entrano dai tornelli della stazione Termini per spegnere le fiamme (foto LaPresse/Corradetti)
 ??  ?? Via Marsala I vigili del fuoco al lavoro
Via Marsala I vigili del fuoco al lavoro

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