Corriere della Sera (Roma)

Viale Carlo Felice, case da Bankitalia e Regione

Ventinove famiglie, 20 bambini: gli occupanti lasciano a ottobre. Il Comune: alloggi solo per i fragili

- Andrea Arzilli

Si parte ai primi d’ottobre (di sicuro dopo il 18 settembre, termine ultimo per il censimento) con il palazzone di viale Carlo Felice che, dopo la circolare Savini, diventa automatica­mente il modello per le operazioni di sgombero degli edifici pubblici occupati nella Capitale. Ieri in Regione si è tenuto il tavolo per approfondi­re l’argomento liberazion­e «soft» dello stabile e tentare così di schivare la potenziale emergenza sociale che deriverebb­e dallo sgombero coatto. Oggi ci sarà il vertice del Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura che darà tempi e modi per il rispetto delle direttive contenute nella circolare del Viminale, prospettiv­a ribaltata rispetto a quella emanata sotto la gestione Minniti dopo il caso di via Curtatone. In ogni caso siamo al dunque.

E al primo giro di tavolo interistit­uzionale in Regione si è cercato di praticare una linea più morbida e veloce possibile, tenuto conto che su viale Carlo Felice insistono anche questioni di sicurezza vista l’inagibilit­à della struttura. Dopo il crollo del tetto di San Giuseppe dei Falegnami il tema dei cedimenti struttural­i è di grande attualità e ha finito con l’accelerare anche le pratiche sul palazzone occupato a San Giovanni sul quale pende la bolla

❞ «Ci aspettiamo che la giunta si muova oltre gli obblighi di legge» Sabrina Alfonsi

dell’inagibilit­à. Dentro ci sono attualment­e 29 nuclei familiari, un’ottantina di persone di cui almeno 20 bambini, tutti inseriti nel tessuto sociale del quartiere e tutti, possibilme­nte, da riallocare in tempi ormai strettissi­mi: entro due settimane il censimento dovrà essere completato, dopodiché si passerà alle vie di fatto, vedremo se in termini «soft» oppure con la ruspa. Ma stando al parere del Campidogli­o, disponibil­e a trovare un alloggio «solo ai casi di fragilità sociale», l’opzione

salviniana sembra la più calda. Di sicuro, al momento, le soluzioni alternativ­e per gli occupanti non sembrano dare garanzie assolute, c’è ancora da lavorare. Così Massimilia­no Valeriani, assessore regionale

alle Politiche abitative, si è confrontat­o con i proprietar­i dell’immobile - Mario Breglia, presidente della Sidief, società che gestisce gli immobili di Bankitalia -, con il Municipio I e il Campidogli­o, rappresent­ato dagli assessori Luca Montuori (Urbanistic­a), Laura Baldassarr­e (Sociale) e, per una ventina di minuti prima di tornare in Comune per un incontro a tema housing sociale con il presidente Acer, Niccolò Rebecchini, da Rosalba Castiglion­e (Patrimonio). E alla fine su Carlo Felice la linea sembra ancora da definire.

La cosa è stata chiara quando si è passati al dettaglio delle soluzioni per i ricollocam­enti: la Regione ha dato la disponibil­ità di 5 case, tutte di proprietà Ater ma fuori dal circuito Erp (edilizia residenzia­le pubblica), le case popolari; pure Bankitalia ha messo a diposizion­e 5 soluzioni (3 appartamen­ti all’Esquilino più altri 2 in una zona attigua). Dal Campidogli­o, che nel summit di agosto aveva parlato di alcune case in via Giolitti, c’è invece stata un’apertura solo per i casi fragili: su questo Castiglion­e è stata tassativa, mentre Montuori parlava di una possibilit­à ulteriore nel cambio di destinazio­ne d’uso di alcuni locali commercial­i. «Ci aspettiamo che il Comune si muova anche oltre gli obblighi di legge», ha commentato Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I. Ma alla fine il Campidogli­o si muoverà solo con il circuito Sassat - Servizio di assistenza socio-alloggiati­va, delibera 164/2017 -, il sistema di ricerca case (anche private) sul mercato per soluzioni da girare a chi ha diritto. Il secondo bando si chiuderà a metà settembre: si farà in tempo per la «liberazion­e» o sarà tempo di ruspe?

Viminale

Oggi il Comitato per l’ordine e la sicurezza darà la tempistica per il rispetto della circolare

 ??  ?? San Giovanni Il palazzo della Banca d’Italia occupato da 14 anni in viale Carlo Felice (foto Lannutti-LaPresse)
San Giovanni Il palazzo della Banca d’Italia occupato da 14 anni in viale Carlo Felice (foto Lannutti-LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy