Torna la febbre per lo swing Ballano tutti da 16 a 80 anni
Si scrive Lindy Hop e si balla ovunque. Dalle piazze («il clandestino») ai teatri. A Roma, ormai, fa più che tendenza. Un ballo che richiede studio, tecnica, passione nella ricerca dei dettagli, pure nel vestire e nelle acconciature. E, a settembre, la stagione riprende. Aumentano a vista d’occhio nella Capitale scuole e palestre che ospitano corsi su questa branca dello swing e i locali (e le kermesse) che riservano uno spazio ai ballerini «anni Trenta». Poco, pochissimo, importa se professionisti o no. La scuola «Feel that swing» è probabilmente la più grande a Roma - 11 sedi dislocate in vari quartieri, dal centro alla periferia - con una particolarità: ci sono alunni che vanno dai 16 agli 82 anni (eh, sì). E ci sono tra le altre la scuola Swing e Soda a Garbatella e Swing Factory dove insegna Vincenzo Fesi, ballerino italiano più famoso nel mondo che ha appena partecipato ai Mondiali ad Hollywood portando a casa parecchi riconoscimenti e premi. Grande successo questa estate per «Swingissimo», ospitato a Villa Celimontana, sempre sold out negli appuntamenti a tema. Mentre, dal 21 al 23 settembre, nella Capitale sbarca «Swìngala 2018»: serate, atmosfere retrò, workshop e, soprattutto, tanti ospiti celebri. Arrivano Skye Humphries e Frida Segerdahl, coppia di ballerini americani che vince quasi tutto, e musicisti del calibro di Luca Filastro. L’attesa è iniziata. Moe Sakan e Vincenzo Fesi con i premi vinti al Mondiale di Hollywood