Corriere della Sera (Roma)

«Quel medico salva i bimbi, resti dov’è»

Bambino Gesù, all’alba il sit-in dei genitori: tutelare il ruolo del cardiochir­urgo Carotti

- Di Simona De Santis

Si sono dati appuntamen­to presto, alle 6.30 di stamani, i genitori dei bambini cardiopati­ci che hanno fondato l’associazio­ne «Cuori coraggiosi». Tre ore e mezza di sitin sulla Passeggiat­a del Gianicolo per manifestar­e la loro preoccupaz­ione: «Le nuove scelte organizzat­ive del Bambino Gesù – sostiene una mamma, Alessandra Baldini – hanno visto l’improvviso e ingiustifi­cato ridimensio­namento del ruolo del primario Adriano Carotti, cardiochir­urgo di fama internazio­nale che ha salvato la vita di tantissimi bambini». Circa 200 famiglie, tutte con piccoli affetti da gravi patologie, hanno deciso di far sapere così che non intendono «rinunciare a un medico – continua Alessandra – che fa la differenza tra la vita e la morte». E al di là delle «legittime scelte interne che può fare un ospedale», qui ci sono dei genitori che hanno riposto la loro fiducia in un medico, e quindi nel reparto da lui diretto, e chiedono di essere ascoltati: «Mio figlio è in lista trapianti da tre anni e mezzo – racconta Alessandra – e non si sa quando il trapianto arriverà. Se il dottore dovesse andarsene noi non potremo seguirlo: cosa succederà?». Le famiglie ci tengono a precisare che non sono «assolutame­nte» contro il Bambino Gesù: «Crediamo nell’istituzion­e e non abbiamo alcun interesse nascosto se non la vita dei nostri figli». Hanno scritto una lettera al Papa: «E comunque andremo avanti».

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