Pastore si ferma, polpaccio ko Salterà il Chievo
Problemi al polpaccio per l’argentino, all’inguine per il ceco. Tutti e due out contro il Chievo
Problemi al polpaccio destro per Javier Pastore e all’inguine per Patrik Schick. La pausa per le nazionali, dopo la sconfitta all’ultimo minuto contro il Milan a San Siro, non porta buone notizie alla Roma. È molto probabile che Eusebio Di Francesco debba fare a meno dell’argentino e del ceco domenica prossima (ore 12.30) contro il Chievo e i dubbi si allungano anche sulle prossime partite, a partire dal debutto in Champions League, il 19 settembre, contro il Real Madrid al Bernabeu.
Pastore ha avuto problemi ricorrenti di questo tipo negli anni passati al Paris Saint germain. Per questo motivo, con lui, dovrà essere usata molta prudenza. Ieri è stato sottoposto a controlli a Villa Stuart e poi ha lavorato a parte a Trigoria insieme a Florenzi, che però dovrebbe essere recuperato per domenica.
Perotti ha iniziato a lavorare con il gruppo, come De Rossi, e poi ha proseguito a parte il protocollo specifico. Anche lui spera di essere convocato per Chievo e Real Madrid. La seduta di allenamento di oggi è prevista per le 16.
Le notizie su Patrik Schick, invece, sono arrivate dal ritiro della nazionale della Repubblica Ceca. Dopo la partita contro l’Ucraina, dove ha segnato un pregevole gol che però non ha salvato i cechi dalla sconfitta 1-2, Schick ha accusato un problema all’inguine nell’allenamento di domenica. Il problema è stato confermato dal commissario tecnico Jarolim, che infatti non la ha schierato nell’amichevole di ieri sera contro la Russia.
Le nazionali non hanno fatto bene al morale di Kluivert (nemmeno un minuto con l’Olanda contro la Francia) e di Lorenzo Pellegrini (fuori dai convocati contro il Portogallo. Molto nervoso Robin Olsen, che ha scioccato i giornalisti svedesi - non abituati a comportamenti simili - non presentandosi in conferenza stampa insieme al compagno di squadra Lindelhof con la nazionale scandinava. In sua difesa sono accorsi i compagni di squadra, come l’ex torinista Pontus Jansson: «È difficile sostituire Alisson, che è stato il miglior portiere della passata serie A, ma per ora Olsen se la sta cavando bene». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il genoano Hiljemark: «La Roma è un grande club e Robin ha qualche pressione in più nel dover sostituire Alisson, ma non si può impiccare il portiere se la squadra perde o pareggia una partita. Olsen è un grande portiere e lo ha dimostrato anche al Mondiale».
Mali fisici, problemi psicologici, nervosismo. Il lavoro di Di Francesco, nel momento della stagione in cui si inizia a giocare una partita ogni quattro giorni, è sempre più difficile. Serve più che mai una vittoria contro il Chievo, da ottenere a qualunque costo.