I concerti della Iuc, da Uto Ughi a Roscoe Mitchell
Iuc, apertura con Wiener Concert-Verein poi concerti di Uto Ughi e Roscoe Mitchell
Èun cartellone generoso, attento alle molte pieghe della musica classica (e non solo), tempestato da esecuzioni virtuose, dovuti omaggi e aperture ai giovani talenti quello presentato ieri dall’Istituzione Universitaria dei Concerti alla presenza di Eugenio Gaudio, rettore della Sapienza. Una settanta quattr esima stagione dei Concerti dell’Aula Magna messa a punto con la direzione artistica di Giovanni D’Alò — al debutto al timone della Iuc — che prende il via a ottobre con due concerti nel segno di Vienna.
Il primo ospita il Wiener Concert-Verein su un repertorio che unisce il trio asburgico formato dal giovane Mozart del Divertimento K 136, Bruckner con l’Adagio dal Quintetto per archi in fa maggiore, e Brahms con una selezione delle sue Danze Ungheresi. A cui si aggiunge il russo Ciajkovskij con la Serenata in do maggiore op. 48 (16 ottobre). Mentre nel secondo si resta a Vienna con l’Orchestra del XVIII secolo e il coro Cappella Amsterdam per Le Stagioni di Haydn eseguito con la direzione di Marcus Creed e un cast vocale formato dal soprano Ilse Eerens, il tenore Marcel Beekman e il basso-baritono André Morsch (20 ottobre).
Cambio di ritmo nella terza serata (23 ottobre) con la prima italiana del concerto di Roscoe Mitchell, autentico gigante del sassofono, insieme a Gianni Trovalusci e Michele Rabbia intitolato Incontro con suoni straordinari dal Free Jazz all’Instant Composition. Mentre con Roberto Cominati, elegante interprete di Ravel, si apre (27 ottobre) la carrellata degli undici pianisti ospiti della stagione, tra cui Mariam Batsashvili, Orazio Sciortino con Rossini allo specchio, la francese Lise de la Salle per la prima volta a Roma, poi Ivan Krpan, Alexander Romanovsky con l’omaggio a Chopin ed Herbert Schuch con quello a Beethoven. Infine per gli amanti del piano c’è Frederic Rzewski con il suo The People United Will Never Be Defeated! Del 1975, costituito da 36 variazioni su El pueblo unido jamás será vencido, canto simbolo della lotta contro la dittatura cilena scritto da Sergio Ortega.
Poker di donne con i concerti di quattro violiniste come Francesca Dego, Veronika Eberle, Anna Tifu e Carolin Widmann. Poi spazio ai festeggiamenti per gli anniversari di tre concertisti che hanno deciso di ricordare il loro debutto alla Iuc: Uto Ughi, che celebra i sessant’anni dalla prima volta sul palco dell’Aula Magna eseguendo al violino le musiche di Brahmas (18 maggio); Bruno Canino, che raggiunge il traguardo del centesimo concerto alla Iuc con pagine da Mozart a Cage (30 marzo); Michele Campanella, che a cinquant’anni dal debutto alla Sapienza presenta una selezione da Beethoven, Schubert e Schumann (29 gennaio). Mille anime per un programma lungo sette mesi dove, tra gli altri, sono attesi anche Paolo Fresu in trio con Richard Galliano e Jan Lundgren, la star del violoncello Narek Hakhnazaryan, quella del canto Luca Pisaroni, Rinaldo Alessandrini e il duo Castaneda Mirabassi.
La Sapienza Non solo classica: al via a ottobre la nuova stagione in Aula Magna