Bar e negozi, raccolta rifiuti ai privati
L’accordo è valido per tre anni. L’azienda: così 80 mezzi e 210 operatori in più nelle strade Aggiudicato un bando da 131 milioni a quattro ditte per la differenziata in 85 mila esercizi
Svolta nella raccolta dei rifiuti in bar e negozi. L’Ama ha aggiudicato un bando da 131 milioni di euro a quattro ditte per la differenziata di 85 mila esercizi commerciali. L’accordo è valido per tre anni. L’azienda municipalizzata sottolinea come in questo modo si liberino 80 veicoli e 210 operatori ecologici da utilizzare invece per strada. La sindaca Virginia Raggi parla di «rivoluzione», perché «la nuova mappatura fatta da Ama ha fatto crescere da 20 mila a 85 mila le utenze commerciali che saranno raggiunte». L’obiettivo è arrivare al 70% di raccolta differenziata, e quando finirà la mappatura della città chi avrà comportamenti virtuosi sarà premiato con la riduzione della tassa sui rifiuti.
Con il complessivo aumento della produzione di pattume e il lento incremento della differenziata (siamo al 44,5%, un punto e mezzo in più rispetto all’anno precedente), l’Ama, la municipalizzata della raccolta rifiuti, entra nel vivo della gestione 5 Stelle.
Nel giorno in cui viene revocato lo sciopero dei dipendenti di Ama, la sindaca Virginia Raggi presenta il nuovo sistema di raccolta porta a porta per i commercianti, parlando di «rivoluzione» perché «la nuova mappatura fatta da Ama ha fatto crescere da 20 mila a 85 mila le utenze commerciali che saranno raggiunte». Dopo l’avvio prima dell’estate della raccolta «porta a porta» per i residenti del VI e X Municipio, dove «siamo arrivati a 100 mila utenze», rivela Raggi, il nuovo sistema dei sacchetti colorati e dotati di chip per individuare chi raccoglie e separa bene sarà adottato anche per bar, ristoranti, negozi uffici, scuole e ospedali dal centro alle periferie. L’obiettivo è arrivare al 70% di raccolta differenziata. E quando finirà la mappatura della città, tra qualche anno, chi avrà comportamenti virtuosi sarà premiato con la riduzione della Tari, la tassa sulla spazzatura.
In questo modo l’Ama, che conta di risparmiare 10-12 milioni l’anno di minori costi, vuole recuperare 200 mila tonnellate di rifiuti previste nel piano industriale 20172021, tra le quali 112 mila tonnellate di materiali organico, 56 mila di carta e cartone, 20 mila di vetro e 11 mila di multi-materiale leggero. Un recupero che farà anche diminuire l’indifferenziata di 100 mila tonnellate.
L’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, e l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, spiegano che «il bando da 131 milioni dura 3 anni ed è stato vinto da 4 ditte esterne, (Sciangalli, Sari, Avr e Multiservizi): è diviso in 16 lotti, uno per municipio (tranne il I dove ce ne sono due perché ci sono il 30% degli esercizi commerciali). La gara sarà coordinata da un direttore di Ama, Federica Lella, e gestita dalle 15 «Ama di municipio». Ma Bagnacani aggiunge: «Per essere tutte operative dobbiamo aspettare la fine del 2019». Intanto saranno distribuiti gli «starter kit» con materiale informativo, secchi e bidoncini dotati di tag e microchip. Con questo bando «liberiamo 80 mezzi di Ama e 210 operatori che saranno impiegati soprattutto per spazzare le strade», sottolinea Bagnacani. Raggi fa notare che «la raccolta differenziata funziona se la facciamo tutti, a partire dalle nostre case», ricordando premialità e sanzioni: «I vigili già stanno facendo i posti di blocco». Dopo la raccolta, la prossima sfida sarà per il conferimento dei rifiuti: il 21 settembre scade il bando da 181 milioni per lo smaltimento del pattume trattato negli impianti Tmb (Trattamento meccanico biologico).