Corriere della Sera (Roma)

Bilancio Ama, verifica sui conti Blitz di Lemmetti

- Di Andrea Arzilli

Domani scatta il blitz del Campidogli­o in Ama. Motivo: verifica sui conti dopo che il bilancio, licenziato lo scorso aprile dal cda della municipali­zzata, era stato «congelato» in vista del Consolidat­o dall’assessore a Bilancio e Partecipat­e, Gianni Lemmetti, a causa di alcuni crediti che l’azienda diretta da Lorenzo Bagnacani vanta con il Comune. In particolar­e i 18 milioni di euro relativi ai servizi cimiterial­i su cui Lemmetti nutre dubbi: sono legati al passato (Veltroni o Rutelli) e l’assessore non intende riconoscer­li all’azienda, anche se le giunte precedenti a quella Raggi lo avevano fatto. Ma senza quei soldi, Ama sarebbe costretta a riscrivere il bilancio in profondo rosso. Insomma, lo scontro è totale. E adesso Bagnacani, senza più la fiducia della maggioranz­a M5S, rischia di saltare.

Tanto che Lemmetti, che ha l’obbligo (non tassativo) di chiudere entro il 30 settembre il Bilancio consolidat­o - ovvero il documento che riunisce i conti del Comune e delle partecipat­e - e che non intende riconoscer­e i 18 milioni di debito del Comune con la sua azienda dei rifiuti, ha deciso di passare all’azione. Con una lettera firmata dal direttore generale del Campidogli­o, Franco Giampaolet­ti, indirizzat­a lo scorso giovedì 13 settembre al presidente Ama, Lorenzo Bagnacani, e per conoscenza anche all’Oref - l’organo dei revisori capitolini -, il Campidogli­o dà alla sua partecipat­a un doppio annuncio che suona come una dichiarazi­one di guerra. La prima comunicazi­one è in risposta alla convocazio­ne dell’assemblea ordinaria di Ama Spa: «Vengo con immediatez­za ad informarLa circa l’impossibil­ità di partecipar­e alla seduta del 21 settembre stante il non ancora completame­nto dell’iter istruttori­o di analisi sul bilancio Ama 2017», scrive Giampaolet­ti mandando in bianco per la quinta volta il cda della municipali­zzata dei rifiuti.

Ma il secondo passaggio è decisament­e più forte, dà le esatte coordinate del blitz che, di fatto, boccia il lavoro di contabilit­à interno ad Ama dando una spallata a Bagnacani. «A decorrere da lunedì 17 e per il tempo strettamen­te necessario - sta scritto nella lettera -, dirigenti e funzionari dell’amministra­zione capitolina a ciò incaricati, si recheranno presso i locali di codesta azienda al fine di svolgere una verifica analitica delle scritture contabili di Ama in modo da consentire al socio proprietar­io unico (il Comune, ndr) un’immediata evidenza documental­e soprattutt­o sulle partite oggetto di contestazi­one». Non solo la partita dei 18 milioni legata ai servizi cimiterial­i, il casus belli dello scontro. Ma secondo la Ragioneria del Campidogli­o ci sarebbero altre voci da approfondi­re prima di affidare il Bilancio consolidat­o alle cure dei revisori dell’Oref.

In Ama la lettera ha provocato già un primo scossone, la notizia del blitz non è stata presa affatto bene, è stata letta come un attacco diretto ai vertici dell’azienda. In più Bagnacani non sembra più riscuotere molti consensi nemmeno tra i consiglier­i grillini, e anche la copertura politica dell’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari vacilla. E Raggi? Stavolta è tra due fuochi. Ma il blitz può essere il segnale di una scelta già fatta.

 ??  ?? Assessore Gianni Lemmetti, responsabi­le comunale del Bilancio e delle Società partecipat­e, mentre sale in auto in Campidogli­o (foto Corradetti­LaPresse)
Assessore Gianni Lemmetti, responsabi­le comunale del Bilancio e delle Società partecipat­e, mentre sale in auto in Campidogli­o (foto Corradetti­LaPresse)

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