Corriere della Sera (Roma)

Inzaghi mette in guardia la Lazio contro l’amarcord Andreazzol­i

Oggi a Empoli (ore 18): «Ma non pensiamo alla finale di Coppa Italia 2013»

- RM Stefano Agresti

La prima volta che Stefan Radu ha toccato la Lazio, non aveva addosso la maglia biancocele­ste: giocava con la Dinamo Bucarest e quella che sarebbe diventata la squadra della sua vita era l’avversaria da battere per entrare in Champions League. I romeni furono invece eliminati, anche se dopo tre tempi su quattro di quella doppia sfida erano ancora in vantaggio: all’Olimpico era finita 1-1 e nel ritorno, al 45’, erano avanti 1-0. Poi, improvviso, il ribaltone: 1-3. Era il 2007.

Radu, però, la sua partita la vinse comunque, perché la Lazio si decise definitiva­mente ad acquistarl­o e a gennaio lo portò via, consegnand­olo nelle mani di Delio Rossi. Prima lo prese in prestito, quindi lo riscattò. Costo totale: 5 milioni di euro o poco più.

Sembrava un buon giocatore, ma nessuno in quei giorni avrebbe mai immaginato che, oltre dieci anni dopo, sarebbe diventato lo straniero più laziale di sempre. A Empoli giocherà la partita numero 319 in tutte le competizio­ni con la maglia biancocele­ste, staccando l’argentino (un po’ italiano) Cristian Ledesma: nessuno ne ha disputate quante Stefan. Curiosamen­te Radu non ha il primato in nessuna competizio­ne: in campionato lo straniero più presente è un altro italo-argentino, Flamini; nelle coppe internazio­nali il serbo Stankovic; nelle coppe nazionali lo svizzero Gottardi. Mettendo tutto assieme, però, Radu è il numero uno.

Radu a Empoli sarà titolare e, con lui, gli altri dieci che hanno giocato le ultime due partite: Inzaghi confermerà tutta la formazione che ha perso a Torino e piegato il Frosinone. Non cambia uomini, non cambia modulo. Ma avverte: «Voglio vedere una squadra umile e compatta».

Due aggettivi cercati, perché a caso non dice né fa niente: evidenteme­nte in alcune partite - e in particolar­e nell’ultima prima della sosta ha notato qualcosa che non gli è piaciuto nell’atteggiame­nto del gruppo: «Stiamo cominciand­o un ciclo terribile anche se siamo appena all’inizio della stagione. Penseremo a una partita per volta senza fasciarci la testa».

La sensazione è che il conservato­re Inzaghi stia valutando con attenzione se mettere in discussion­e alcuni intoccabil­i. Ad esempio Luis Alberto, che contro il Frosinone ha segnato il gol della vittoria ma non ha combinato niente altro di buono. Certo, gli elogi che concentra su Correa sono un segnale: «Ancora non so se giocherà dall’inizio o entrerà a gara in corso, di sicuro in questi quindici giorni ha lavorato benissimo. Si è ambientato alla grande, sono molto soddisfatt­o di lui». Luis Alberto è avvisato.

La partita con l’Empoli rimetterà di fronte alla Lazio l’allenatore che guidava la Roma il 26 maggio 2013, giorno della storica vittoria nella finale di Coppa Italia. E anche Lulic troverà l’avversario al quale ha segnato il gol più importante della carriera. «Ma Andreazzol­i è un tecnico bravissimo, che fa giocare in modo eccellente la sua squadra», chiosa Inzaghi.

Il messaggio: pensiamo all’Empoli, non a quel derby.

 ??  ?? Senatore Stefan Radu, 31 anni, alla sua undicesima stagione con la Lazio. Oggi toccherà 254 presenze in A
Senatore Stefan Radu, 31 anni, alla sua undicesima stagione con la Lazio. Oggi toccherà 254 presenze in A

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