«Vuoi un posto al Comune?» Arrestata
Sogni impossibili venduti per anni in cambio di ricchi assegni. Da un posto di lavoro a tempo indeterminato al Comune, a Risorse per Roma, al Coni o nelle società pubbliche create per il Giubileo. A un alloggio dell’Enasarco assicurato per pochi spicci. È la lista delle promesse (irrealizzabili) garantite da Teresa De Zorzi, 54 anni, arrestata ieri per aver raggirato 180 persone. Ognuna convinta a pagarle somme oscillanti tra i 750 e i e 12 mila euro per inseguire un miraggio.
Niente tangenti, ma soldi necessari - come la signora ha garantito a ogni vittima caduta nella sua rete tra il 2011 e il 2017 - a organizzare corsi di formazione ad hoc per prepararsi a occupare l’agognata poltrona. E per rafforzare la bontà dei suoi impegni, la De Zorzi – secondo il pm Elisabetta Ceniccola – ha sventolato sempre ai malcapitati biglietti da visita prestigiosi. Come quando nel settembre del 2015 si è presentata in qualità di portavoce di Forza Italia. De Zorzi, pur essendo l’unica finita
in carcere, non ha agito da sola. La donna, condannata in passato a tre anni e mezzo per truffa, avrebbe dato vita nel 2011 a una complessa organizzazione composta da altre 15 persone, tra cui il marito Angelo De Alessio e la nipote Valentina De Zorzi. I reati contestati agli indagati associazione per delinquere finalizzata alla truffa, minaccia e millantato credito. Come ricostruito dal gip Clementina Forleo, la De Zorzi è riuscita anche a vendere una casa popolare a prezzi stracciati: così si è fatta consegnare 27 mila euro, ma l’appartamento Enasarco era sotto sfratto. La De Zorzi - emerge dall’ordinanza - non ha mai avuto una preferenza politica nel dire bugie: si è rivolta, tra gli altri, a Fulvio Liberati, collaboratore dell’ex presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti (Pd) per ottenere un aiuto nell’organizzare corsi per le assunzioni al Coni. Richieste sospette, tanto da indurre Coratti a denunciarla.