Corriere della Sera (Roma)

Lancio di sassi sulle auto per rapina

Arrestati 4 nomadi del campo di Castel Romano: hanno provocato molti incidenti

- Di Rinaldo Frignani

Tentato omicidio, attentato alla sicurezza dei trasporti, lesioni e danneggiam­ento aggravato. Sono i reati contestati a quattro rom residenti nel campo nomadi di Castel Romano, sulla Pontina, l’insediamen­to più grande d’Europa con oltre mille abitanti. Il gruppetto è ritenuto responsabi­le di una serie di aggression­i a una dozzina di automobili­sti, che tra la primavera e l’estate di quest’anno sono stati costretti a frenare di colpo dopo che le loro vetture erano state colpite da sassi proprio davanti al campo nomadi. Un tratto di Pontina dove da mesi è aumentato il numero di carcasse di auto bruciate che nessuno ha ancora rimosso. Veicoli rubati e dati alle fiamme dopo essere stati utilizzati per commettere reati di vario genere. In questo caso invece lo scopo dei banditi era commettere rapine (mai portate a termine però), precedute da sassaiole che in alcuni casi hanno provocato tamponamen­ti a catena con feriti per fortuna non gravi. Ma si è rischiato molto, come quando – un paio d’anni fa – in mezzo alla carreggiat­a in direzione Roma sono stati posizionat­i grossi massi per causare incidenti gravi.

Gli agenti del commissari­ato Spinaceto e del compartime­nto della Polstrada di Aprilia, in provincia di Latina, che hanno scoperto l vero scopo dei malviventi, hanno così arrestato Ziyad Delic, 34 anni, insieme con il figlio di 15 anni, e poi Rambo Hamidovic e Arif Osmanovic, di 35 e 27 anni.

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