Scarpellini, l’inchiesta si allarga: indagato Baccini
L’ex ministro sotto indagine per un immobile che il costruttore gli aveva dato in uso
Tangenti e favori distribuiti da Sergio Scarpellini: l’inchiesta si allarga a dieci persone. Uomini politici e funzionari pubblici sui quali l’immobiliarista investiva perché lo aiutassero nella sua attività.
A volte si trattava di approvare una variante edilizia, altre di conoscere in anticipo le emergenze cittadine ma, in tutti i casi, Scarpellini poteva contare su politici e funzionari per portare a termine i propri progetti imprenditoriali. Dagli approfondimenti investigativi affiora anche il nome di Mario Baccini (oltre ai perquisiti Luciano Ciocchetti e Denis Verdini, agli indagati Dario Sestili e Mirko Coratti e all’arrestato Enzo De Santis). L’ex ministro della funzione pubblica di centrodestra è sotto indagine per un immobile che Scarpellini gli avrebbe concesso in uso. Le verifiche dei carabinieri del Nucleo Investigativo sono ancora in corso ma la contestazione potrebbe essere il finanziamento illecito. «Pagavo tutti» spiegava Scarpellini a febbraio 2017 all’aggiunto Paolo Ielo e al pm Barbara Zuin, con l’unica difficoltà di trovare un modo sicuro per farlo senza finire nei guai. Ne parla ad esempio con un collaboratore di Enzo De Santis, il sindaco di Ponzano Romano, foraggiato tramite un’associazione sportiva e la società di sua figlia Valentina. Il costruttore è preoccupato dei possibili accertamenti della guardia di finanza su alcuni versamenti e non sa decidersi: «Senti, non li fare nessuno dei due, questi — dice all’interlocutore — sennò metti.. c’abbiamo già avuto la finanza... vaf..., non me ne frega un c... capito?». Sull’insofferenza alle regole trova la sponda dell’uomo: «Che poi tutte ‘ste str... in Italia, guarda proprio, allora tu ti devi inventare una cosa per poi dargli uguale..no?».
Il rapporto con De Santis è strettissimo. «Una continua e intensa relazione economica», la descrive il gip Tomaselli. Tanto che i due indagati discutono assieme di come far fruttare degli appartamenti di Scarpellini a Ponzano. Il costruttore pensa di metterli a disposizione dei terremotati, soluzione che frutterebbe poco ma avrebbe impatto mediatico. Il sindaco preferirebbe di no perché teme che poi vadano agli immigrati. Piuttosto, De Santis chiede all’immobiliarista se è interessato a rilevare due case di riposo a 450mila euro trattabili, lavori da eseguire, progetti già approvati in giunta con sovvenzioni pubbliche per ospitare malati di Alzheimer. Garantisce lui.
Ipotesi di reato
Per l’esponente del Centrodestra potrebbe trattarsi di finanziamento illecito