Corriere della Sera (Roma)

Lazio, l’Europa League nel deserto Inzaghi rivoluzion­e, ne cambia otto

Stasera con l’Apollon, Olimpico vuoto. Solo 3 big: Milinkovic, Luis Alberto e Acerbi

- RM Stefano Agresti

Avranno la sensazione di giocare nel giardino di casa, con amici e parenti attorno, perché l’Olimpico stasera (fischio d’inizio alle ore 18.55) sarà quasi deserto: gli spettatori saranno diecimila, forse meno, del resto l’appeal di Lazio-Apollon Limassol non è elevato, né l’orario è invitante.

Eppure per qualcuno dei biancocele­sti questa partita somiglierà a un grande evento: c’è chi è al debutto nella nuova squadra, chi è all’esordio stagionale, chi ha sempliceme­nte voglia di mettersi in evidenza per far capire al tecnico Simone Inzaghi che il suo posto non è la panchina, ma il campo.

Lui, Inzaghi, quello che non cambia mai formazione (nelle ultime tre partite di campionato hanno giocato gli stessi undici), stavolta la ribalta. Rispetto alla sconfitta esterna contro la Juventus e alle vittorie striminzit­e, entrambi per 1-0, contro Frosinone ed Empoli getterà nella mischia sette o – più probabilme­nte – otto giocatori nuovi.

I superstiti? L’intoccabil­e Acerbi, l’equilibrat­ore della difesa, l’uomo che ha contribuit­o a trasformar­e la Lazio da colabrodo a fortino; Milinkovic-Savic, al quale non è stata risparmiat­a a caso l’ultima parte della gara di domenica; Luis Alberto, ma soltanto perché Correa in Europa è fuori causa per una squalifica rimediata nella scorsa stagione con il Siviglia.

Sembrava potesse essere utilizzato anche Lulic, però le ultime indicazion­i lasciano pensare che ci sarà anche il debutto da titolare di Durmisi: finora non ha convinto nessuno, ma è giusto dargli un’opportunit­à pure per giustifica­re la scelta della società di portarlo a Roma.

Tra le tante novità, oltre al terzino danese, c’è interesse soprattutt­o per l’assetto difensivo. L’infortunio di Radu e il recupero non ancora completo di Luiz Felipe obbligano Inzaghi a schierare accanto ad Acerbi due elementi che finora hanno giocato solo in emergenza: Bastos e Caceres. Due riserve, insomma. Saranno pronti per fronteggia­re non soltanto l’attacco dell’Apollon (e si può fare), ma anche quelli di Genoa, Udinese ed eventualme­nte Roma?

Alle loro spalle ci sarà Proto, portiere d’esperienza, e an- che questa è una novità: nella scorsa stagione Inzaghi era costretto a schierare Strakosha in tutte le coppe per l’inconsiste­nza di Vargic; adesso esiste un’alternativ­a di affidabili­tà superiore. E curiosità c’è anche per Badelj, il quale è stato titolare al debutto in campionato per la squalifica di Leiva, ma adesso dovrebbe essere in condizione migliore avendo smaltito il lavoro della preparazio­ne estiva.

Proprio il brasiliano, nelle ore di vigilia, lo ha esaltato: «Ha una bella carriera e tanta qualità: se giochiamo insieme qualcosa nella squadra cambia ma io voglio stare in campo con quelli forti, e lui lo è».

E poi, nel deserto dell’Olimpico, assieme a tutti quelli citati, e assieme a Basta e Murgia, ci sarà Caicedo in cerca di gol. La Lazio ha creduto in lui, o sempliceme­nte non è riuscita a venderlo. E allora gli toccherà dimostrare di poter essere il vice Immobile. Quello che non è stato capace di essere nella scorsa stagione.

L’allenatore Vorrei tanto rigiocare col Salisburgo, avevamo un bel vantaggio e invece è andata male

 ??  ?? Deludente Il centrocamp­ista serbo Sergej Milinkovic-Savic, 23 anni, laziale dal 2015
Deludente Il centrocamp­ista serbo Sergej Milinkovic-Savic, 23 anni, laziale dal 2015

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