Corriere della Sera (Roma)

Lazio, il tacco del panterone Caicedo sprinta verso il riscatto

L’ecuadorian­o ora deve trovare confidenza con il gol

- Stefano Agresti

Correa scalpita

L’argentino dovrebbe partire titolare domani contro il Genoa al posto di Luis Alberto

Fattore C. Come Caicedo, che in una serata senza passione, con l’Olimpico deserto, si è acceso e ha provato a scaldare i pochi tifosi che c’erano. Ci è riuscito con un colpo di tacco spaziale: va bene che gli avversari erano modesti e ingenui, ma il tocco che ha mandato in porta Luis Alberto e gli ha consentito di segnare l’1-0 è stato magico.

Primo segnale di riscatto, dopo un’estate di turbolenze o forse ancor più di turbamenti. Sembrava dovesse andarsene, la Lazio aveva deciso di cederlo, però non è arrivata l’offerta giusta (Lotito chiedeva almeno 5 milioni) e allora è rimasto a Roma, dove vive bene ed è apprezzato dai compagni, ma anche dove gioca poco e segna di meno.

Già, perché il gol è il suo cruccio: Caicedo lavora per la squadra però fatica a metterla dentro, e non è un problema da poco se sei un centravant­i. Il resto, comunque, lo fa bene, e lo ha ribadito contro l’Apollon. Tanto che allo scadere, dopo qualche altra bella giocata, si è conquistat­o un rigore. Avrebbe voluto calciarlo, Immobile gli ha quasi strappato il pallone dalle mani. E qui la questione è aperta: chi aveva più bisogno di segnare, il centravant­i che ne ha fatti 41 ma non riusciva a buttarla in porta dalla prima giornata di campionato, nazionale inclusa, oppure quello che dalla scorsa stagione aspetta un acuto, un sorriso? Ciro è il rigorista, la palla è rimasta nelle sue mani. Ma Caicedo ha guadagnato un credito, la prossima volta toccherà a lui. Forse.

Fattore C. Come Correa, che domani – a meno di sorprese – sarà titolare contro il Genoa al posto di Luis Alberto, il quale finora ha giocato male e segnato tanto, due gol. Inzaghi lo avrebbe schierato giovedì ma era squalifica­to per via di un’espulsione rimediata a Siviglia, e allora l’argentino avrà il suo spazio in campionato. Simone gli chiederà di innescare Immobile in una partita che non è semplice come appare, e che nella scorsa stagione ha regalato grande amarezza. Lo chiamano «El Tucu», perché arriva dal Tucuman; finora ha incantato in allenament­o ed è piaciuto nei pochi minuti che ha giocato, adesso avrà l’occasione per mettere in discussion­e le gerarchie biancocele­sti. «Nemmeno lui sa quanto è forte», ha detto Tare. Inzaghi proverà a farglielo capire.

 ??  ?? Protagonis­ta L’attaccante biancocele­ste Felipe Caicedo, 30 anni, determinan­te giovedì scorso in Europa League contro l’Apollon
Protagonis­ta L’attaccante biancocele­ste Felipe Caicedo, 30 anni, determinan­te giovedì scorso in Europa League contro l’Apollon

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