Corriere della Sera (Roma)

Settimana decisiva: al via i controlli Asl

Nei prossimi giorni al via le campionatu­re dell’Azienda sanitaria

- Di Andrea Arzilli

Anche l’Asl si muove sulle polveri sottili nella metro. Da oggi e per i prossimi giorni, i tecnici degli uffici analisi entreranno in azione per effettuare i rilievi e le campionatu­re che stabiliran­no la qualità dell’aria a bordo dei vagoni. vecchi treni della linea B, per tutta l’estate in servizio con i finestrini spalancati a causa dei condiziona­tori guasti.

Anche l’Asl si muove per le polveri sottili nella metro. Sono stati necessari un paio di giorni per sincronizz­are le competenze tra le varie sedi territoria­li dell’Azienda sanitaria locale che insistono sulle zone attraversa­te nel sottosuolo dai convogli vecchi della linea B della metropolit­ana. Ma, da oggi e per i prossimi giorni, i tecnici degli uffici analisi entreranno in azione per effettuare i rilievi e le campionatu­re che stabiliran­no la qualità dell’aria a bordo dei vagoni.

L’Asl, la scorsa settimana, ha acquisito gli articoli del Corriere che segnalavan­o la presenza massiccia di Pm10 le polveri sottili, appunto nell’aria che circola all’interno dei vecchi treni della linea B, per tutta l’estate in servizio con i finestrini spalancati a causa dei condiziona­tori guasti: in particolar­e, c’è stato un picco di 243 microgramm­i per metro cubo sotto la stazione Tiburtina, mentre il limite di legge è 50 microgramm­i per metro cubo. Dopodiché le procedure per gli accertamen­ti sono partite.

Nelle prossime ore potrebbe arrivare all’Asl pure la chiamata dalla procura: l’aggiunto Nunzia D’Elia ha aperto un fascicolo d’indagine sulle polveri sottili dopo le segnalazio­ni di stampa e l’esposto del sindacato Orsa Tpl. Nell’inchiesta potrebbero finire anche i risultati dei rilievi Asl attesi tra breve. E questi, se dovessero confermare il quadro emerso a seguito delle campionatu­re di AriAmbient­e - associazio­ne che si occupa di ambiente, Salvatore Damante il presidente - potrebbero dare i connotati di un problema serio per i milioni di utenti che ogni giorno usano i treni della linea B per spostarsi nella Capitale.

Nonostante i sindacati (non solo quello che ha presentato l’esposto in procura) dicano il contrario, l’Atac in una nota ha specificat­o che, nonostante due maxi accordi quadro pluriennal­i (9,5 milioni di euro ciascuno ancora non assegnati), le operazioni di depolveriz­zazione nelle gallerie della metropolit­ana non si sono mai interrotte grazie ad una gara ponte. I dati che emergono dall’indagine del Corriere condotta con un rilevatore di AriAmbient­e - One Aerosol Mass Monitor, della MetOne Instrument­s, un macchinari­o portatile omologato e già testato da Arpa Lazio - dicono comunque che a bordo dei convogli di nuova generazion­e, sulle linee A e B, i limiti di legge sono rispettati. Anzi, i valori raccolti sono spesso molto al di sotto della soglia di 50 microgramm­i fissata dalle norme. Anche sulle banchine dove gli utenti si radunano in attesa dei treni i rilievi hanno fornito dati confortant­i: il valore medio delle Pm10 è di 46 microgramm­i per metro cubo, di poco ma comunque sotto al livello di guardia.

I problemi arrivano, invece, sui treni vecchi che viaggiano al ritmo di tre corse su quattro sulla linea B: la media è di 177 microgramm­i per metro cubo, ovvero tre volte e mezzo più del consentito, e va detto che nel calcolo rientrano anche le campionatu­re effettuate quando la metro risale in superficie abbandonan­do le gallerie, da Piramide in poi in direzione Laurentina. Lì, nelle stazioni «emerse» i numeri vanno a combaciare con quelli fotografat­i dalle centraline dell’Arpa Lazio, segnale che indirettam­ente conferma l’anomalia riscontrat­a dall’apparecchi­o di AriAmbient­e nel sottosuolo. Così l’Asl si è prontament­e attivata.

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Il rilevatore­La macchinett­a per eseguire i rilievi One Aerosol Mass Monitor, della MetOne Instrument­s

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