Settimana decisiva: al via i controlli Asl
Nei prossimi giorni al via le campionature dell’Azienda sanitaria
Anche l’Asl si muove sulle polveri sottili nella metro. Da oggi e per i prossimi giorni, i tecnici degli uffici analisi entreranno in azione per effettuare i rilievi e le campionature che stabiliranno la qualità dell’aria a bordo dei vagoni. vecchi treni della linea B, per tutta l’estate in servizio con i finestrini spalancati a causa dei condizionatori guasti.
Anche l’Asl si muove per le polveri sottili nella metro. Sono stati necessari un paio di giorni per sincronizzare le competenze tra le varie sedi territoriali dell’Azienda sanitaria locale che insistono sulle zone attraversate nel sottosuolo dai convogli vecchi della linea B della metropolitana. Ma, da oggi e per i prossimi giorni, i tecnici degli uffici analisi entreranno in azione per effettuare i rilievi e le campionature che stabiliranno la qualità dell’aria a bordo dei vagoni.
L’Asl, la scorsa settimana, ha acquisito gli articoli del Corriere che segnalavano la presenza massiccia di Pm10 le polveri sottili, appunto nell’aria che circola all’interno dei vecchi treni della linea B, per tutta l’estate in servizio con i finestrini spalancati a causa dei condizionatori guasti: in particolare, c’è stato un picco di 243 microgrammi per metro cubo sotto la stazione Tiburtina, mentre il limite di legge è 50 microgrammi per metro cubo. Dopodiché le procedure per gli accertamenti sono partite.
Nelle prossime ore potrebbe arrivare all’Asl pure la chiamata dalla procura: l’aggiunto Nunzia D’Elia ha aperto un fascicolo d’indagine sulle polveri sottili dopo le segnalazioni di stampa e l’esposto del sindacato Orsa Tpl. Nell’inchiesta potrebbero finire anche i risultati dei rilievi Asl attesi tra breve. E questi, se dovessero confermare il quadro emerso a seguito delle campionature di AriAmbiente - associazione che si occupa di ambiente, Salvatore Damante il presidente - potrebbero dare i connotati di un problema serio per i milioni di utenti che ogni giorno usano i treni della linea B per spostarsi nella Capitale.
Nonostante i sindacati (non solo quello che ha presentato l’esposto in procura) dicano il contrario, l’Atac in una nota ha specificato che, nonostante due maxi accordi quadro pluriennali (9,5 milioni di euro ciascuno ancora non assegnati), le operazioni di depolverizzazione nelle gallerie della metropolitana non si sono mai interrotte grazie ad una gara ponte. I dati che emergono dall’indagine del Corriere condotta con un rilevatore di AriAmbiente - One Aerosol Mass Monitor, della MetOne Instruments, un macchinario portatile omologato e già testato da Arpa Lazio - dicono comunque che a bordo dei convogli di nuova generazione, sulle linee A e B, i limiti di legge sono rispettati. Anzi, i valori raccolti sono spesso molto al di sotto della soglia di 50 microgrammi fissata dalle norme. Anche sulle banchine dove gli utenti si radunano in attesa dei treni i rilievi hanno fornito dati confortanti: il valore medio delle Pm10 è di 46 microgrammi per metro cubo, di poco ma comunque sotto al livello di guardia.
I problemi arrivano, invece, sui treni vecchi che viaggiano al ritmo di tre corse su quattro sulla linea B: la media è di 177 microgrammi per metro cubo, ovvero tre volte e mezzo più del consentito, e va detto che nel calcolo rientrano anche le campionature effettuate quando la metro risale in superficie abbandonando le gallerie, da Piramide in poi in direzione Laurentina. Lì, nelle stazioni «emerse» i numeri vanno a combaciare con quelli fotografati dalle centraline dell’Arpa Lazio, segnale che indirettamente conferma l’anomalia riscontrata dall’apparecchio di AriAmbiente nel sottosuolo. Così l’Asl si è prontamente attivata.