«Lui conosce solo Milano...»
Dopo le frasi del ministro, ironia sui 49 milioni del Carroccio
Dopo lo scambio di sms tra il ministro dell’Interno e la sindaca sembrava sopito lo scontro acceso dalle parole di Matteo Salvini: «La penso come tanti romani: da Raggi si aspettavano molto di più. Ogni giorno è un rally. La città potrebbe essere più bella, più pulita e ordinata». Se non fosse che ieri, a riattizzare la polemica, è stato il capogruppo M5S in aula Giulio Cesare, Giuliano Pacetti: «Salvini di Roma al più conosce la strada che percorre per raggiungere il ministero — la bordata lanciata sulla sua pagina Facebook — ; sicuramente conosce meglio le strade di Bruxelles, Strasburgo e Milano. Sorprende che sia proprio il ministro dell’Interno a non ricordare il grande lavoro che è stato fatto dalla nostra amministrazione per restituire legalità a una città ridotta dal centrodestra e dal centrosinistra a capitale delle mangiatoie».
A Pacetti non è andata giù la metafora utilizzata dal vicepremier per descrivere lo slalom tra le buche: «Sorprende che il ministro parli di “rally quotidiano” e non dica che, dopo un vuoto di governo ventennale, ora ci sono cantieri aperti e i disagi saranno ripagati con infrastrutture e strade nuove». La sintesi dell’affondo è che il leader del Carroccio ad Atreju si sia limitato a «superficiali dichiarazioni nel disperato tentativo di resuscitare la destra che sta rapidamente scomparendo a Roma e che lui sta assorbendo». Pietro Calabrese, consigliere stellato, si allinea e punge: «I romani sanno che per ogni ladro su ognuna delle migliaia di buche del passato esiste un presente pieno di lavoro straordinario, per evitare che l’immensa voragine si ripeta». Complessa opera di risanamento per la quale «servono risorse adeguate, che guarda caso mancano — sottolinea Calabrese — perché qualcuno le ha fatte sparire in migliaia di falle, lasciate volutamente aperte senza alcun controllo da parte di ogni governo del passato. Come accaduto col pessimo esempio dei 49 milioni della Lega, ha presente ministro?». Nel frattempo l’unico consigliere comunale del Carroccio, Maurizio Politi, derubrica a un lapsus subito rientrato l’inciampo di Salvini sull’assenza del suo partito in Consiglio: «Non ne farei un dramma, si è subito corretto. E non sbaglia quando dice che siamo entrati da poco: se si conta la pausa estiva, siamo operativi da 15 giorni». Nel ribadire di sentirsi sostenuto da tutta la linea gerarchica, Politi non lesina critiche alla prima cittadina: «Il peggior sindaco della storia. Raggi ha fallito, ma siamo a disposizione se c’è la possibilità di fare qualcosa di buono». E però, dopo l’ingresso in «punta di piedi» si rafforza l’opa leghista su Roma: sabato il raduno regionale a Latina, mentre si lavora già a una «Pontida del Sud» in primavera che potrebbe svolgersi proprio nella Capitale.
La replica Calabrese: le risorse mancano perché qualcuno le ha fatte sparire in migliaia di falle lasciate volutamente aperte...