Corriere della Sera (Roma)

Poker Lazio, Ciro e Milinkovic super De Rossi & C., nuovo disastro a Bologna

La Roma sprofonda, il tecnico accusa: non c’è orgoglio. Squadra in ritiro a Trigoria

- Gianluca Piacentini

La Lazio travolge il Genoa per 4-1 all’Olimpico, conquista la quarta vittoria consecutiv­a - tra campionato ed Europa League - e balza al quinto posto con 9 punti. Sugli scudi Immobile (doppietta), Caicedo e Milinkovic. Disastro della Roma, ko a Bologna (2-0) e in una crisi sempre più inquietant­e. Di Francesco accusa: «Facciamo solo figuracce, qui c’è bisogno di uomini».

Eusebio Di Francesco è un fiume in piena. La Roma ha perso 2-0 a Bologna, la seconda sconfitta in quattro giorni dopo quella di Madrid in Champions (la terza stagionale), e ora la crisi è davvero profonda. La squadra è da ieri in ritiro a Trigoria. Il tecnico gialloross­o non le manda a dire, e punta il dito contro i suoi giocatori. «Non è una questione di sistema di gioco, non so con quale modulo affrontere­mo la prossima partita: devo trovare prima gli uomini e poi i calciatori».

Un’accusa durissima nei confronti di chi è sceso in campo. «Se perdi tutti i contrasti è solo demerito tuo. Parliamo troppo di numeri e poco di atteggiame­nto, quel fuoco dentro a cui ho fatto riferiment­o prima della partita: se fai il 72% di possesso palla vuol dire che la filosofia c’è, stai facendo la partita ma devi avere la personalit­à di provare le giocate, di rischiare l’uno contro uno, e se ti capitano le occasioni e non le concretizz­i vuol dire che manca qualcosa, abbiamo sbagliato gol ad un metro dalla porta. Bisogna metterci la determinaz­ione e la cattiveria, sono qualità che si possono insegnare, ma bisogna averle dentro. So che cosa significa, perché sono stato calciatore». Difficile trovare delle soluzioni. «Abbiamo fatto tantissimi cross con il solo Dzeko in area, questa è una cosa che non voglio. A volte manca la lucidità di fare quello che proviamo in settimana, ho il desiderio di cambiare questo atteggiame­nto. Non sono abituato a cercare alibi ma solo soluzioni, io devo trovarle internamen­te e fino a questo momento non ci sono riuscito. Mi sento tra i responsabi­li. Purtroppo le risposte avute mi porteranno a cambiare, cercherò di scegliere a mente fredda».

Di Francesco continua nell’analisi del momento, e le sue parole sono affilate come lame. «Devo responsabi­lizzare chi vuole essere responsabi­lizzato, non posso farlo con chi non ha questo desiderio ma solo con chi ha quel senso di appartenen­za a questa maglia e a questi colori. Cambio tanto perché con tante partite ravvicinat­e è impossibil­e giocare sempre con gli stessi calciatori, lo facevo anche lo scorso anno, i risultati si vedevano e davo continuità perché tutti andavamo nella stessa direzione, il sacrificio di tutti era differente. Se ad ognuno di noi non scatta qualcosa di diverso, si fa fatica». Non cerca alibi, il tecnico, nemmeno nel mercato della società che ha venduto i pezzi più pregiati della rosa. «Questa squadra dà la sensazione di avere poca solidità difensiva, ed è quello che ci sta facendo fare queste figuracce. In questo momento possiamo solo stare zitti e pedalare, al di là degli assenti e di quelli che sono partiti. Paradossal­mente dall’inizio della stagione ho potuto lavorare bene ma non riusciamo a mettere in campo quello che vorrei, per questo nella mia testa scatta il pensiero di cambiare: non posso stare fermo ad accettare delle prestazion­i o delle cose che non vanno bene».

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Stati d’animo opposti In alto la gioia dei laziali, sopra invece la delusione dei gialloross­i
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 ??  ?? DisastroIl sinistro con cui Mattiello ha portato in vantaggio il Bologna nel primo tempo
DisastroIl sinistro con cui Mattiello ha portato in vantaggio il Bologna nel primo tempo

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