Festival audiovisivo, i leader dell’industria arrivano a Roma
Milleottocento operatori internazionali, da cinquanta Paesi. Il secondo mercato europeo per volume, anche se ha solo quattro anni. È il Mia, Mercato internazionale dell’audiovisivo, dal 17 al 21 ottobre fra Palazzo Barberini, l’hotel Bernini Bristol, i cinema Barberini e Quattro Fontane. Il programma si divide in quattro contenitori. Per Content showcase, oltre 125 proiezioni di film dell’autunno 2018 e anticipazioni per gli operatori. Fra le nuove opere italiane del 2019 Se ti abbraccio non aver paura di Salvatores, Il campione di Leonardo D’Agostino, Freaks out (foto) di Gabriele Mainetti, e una vetrina dei nuovi talenti europei.
Per la serialità televisiva, il Mia inaugura Greenlit, con produzioni italiane ancora in lavorazione, fra cui Il nome della rosa di Giacomo Battiato, Diavoli di Nick Hurran e Jan Michelini, L’amica geniale di Saverio Costanzo. Per il documentario, da La strada dei Samouni a La passione di Anna Magnani, da 1938, diversi a The Hijacker.
Uno spazio sarà riservato alle coproduzioni: 58 progetti, film, «drama» e documentari. Guided and free networking sarà un’area a sostegno delle relazioni commerciali. Per i cosiddetti Talks: un Focus Uk, MediaXchange per approfondire i nuovi trend della serialità, incontri con il produttore Damian Jones, con Walter Iuzzolino fondatore di Walter Presents, con il ceo del colosso Keshet International Alon Shtruzman, con il produttore di Wild, wild country Josh Braun e con i documentaristi Micheal Apted e Bryan Fogel.
«Un acceleratore» ha detto Lucia Milazzotto, direttore editoriale del Mia, ieri davanti a istituzioni, distributori, produttori. «Per le nuove piattaforme come Netflix — ha sottolineato Francesco Rutelli presidente Anica — il governo sta recependo alcuni obblighi». E Regione all’attacco: un nuovo bando a ottobre per i fondi europei (per il 2019 10 milioni di euro); circa 300- 350 produzioni finanziate ogni anno (per il 2019 stanziati 9 milioni di euro), 850 mila euro per il 2019 per la promozione di rassegne, 150 mila per il restauro di pellicole.