Astratti e figurativi L’arte in Spagna negli anni 50-60
Al Cervantes la mostra «La poética entre abstracción y figuración»
Astrazione. E figurazione. Nella storia dell’arte europea (e non solo) del secondo Novecento, la più classica e inevitabile delle partizioni. Come l’alfa e l’omega, come il giorno e la notte, pittori astratto/informali da una parte e pittori figurativi dall’altra, sia pur con mille tangenti, punti di contatto, ripensamenti, approdi tardivi ecc.
E su questi binari si muove anche la mostra, di taglio antologico, proposta da oggi al 12 gennaio nella Sala Dali dell’Instituto Cervantes, a piazza Navona. Una collettiva incentrata su due decenni, gli anni Cinquanta e Sessanta, con le opere di diciotto artisti, a partire da colui che è considerato uno dei maestri mondiali del realismo, Antonio López García, classe 1936. Titolo della rassegna — che ha già fatto tappa a Mosca dove ha attirato ventiseimila spettatori — La poética entre abstracción y figuración, a cura di María Toral. Trentaquattro i lavori proposti, tra dipinti, rilievi, sculture e disegni. Una selezione che riunisce due generazioni di artisti ispanici, attivi in un contesto difficile caratterizzato dall’isolamento politico e culturale del paese in pieno franchismo. Focus dell’esposizione, raccontare il desiderio di rinnovamento in tema artistico a Madrid negli anni del dopoguerra, tra le difficoltà imposte dalla dittatura. «La mostra riunisce le migliori opere di astrazione e figurazione spagnole di quell’epoca», spiegano i promotori.
Assente il più famoso artista dell’Informale spagnolo, il catalano Antoni Tàpies, la scelta è mirata sui lavori dei componenti di due movimenti d’arte moderna rappresentativi di quegli anni: El Paso, informale, e Realistas de Madrid, orientato al figurativo.
Tra i nomi presenti, oltre a López, Amalia Avia, María Moreno, Manuel Millares, Juana Francés, Antonio Saura, Manuel Rivera, Martín Chirino e Rafael Canogar, presente stasera alla vernice (18.30) con il direttore dell’Instituto di Roma, Juan Carlos Reche, e il nuovo ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso María Dastis Quecedo.