Rifiuti, blocchi stradali È rivolta contro Ama
Smaltimento d’emergenza, gara flop
Da via Alberto Luthuli a via Caterina Usai. Da via Raoul Follereau a via Albert Schweitzer. Villaggio Falcone e più in generale Ponte di Nona Vecchia sul piede di guerra. Con avvisaglie che la protesta si potrebbe presto spostare anche ai Giardini di Corcolle ed espandersi a Roma Est. Ieri mattina i residenti del quartiere sono scesi in strada bloccando la circolazione contro i cumuli di rifiuti che da settimane, nessuno ritira.
Da via Alberto Luthuli a via Caterina Usai. Da via Raoul Follereau a via Albert Schweitzer. Villaggio Falcone e più in generale Ponte di Nona Vecchia sul piede di guerra. Con avvisaglie che la protesta si potrebbe presto spostare anche ai Giardini di Corcolle ed espandersi a Roma Est. Ieri mattina, poco dopo mezzogiorno, una ventina di residenti del quartiere sono scesi in strada bloccando la circolazione contro i cumuli di rifiuti che da giorni, se non in alcuni casi da settimane, stazionano e aumentano senza che nessuno sia mai passato per raccoglierli. L’Ama – spiegano gli abitanti che hanno protestato anche dopo l’arrivo sul posto della polizia municipale – avrebbe fornito rassicurazioni sul fatto che la zona verrà bonificata. «A volte però qui i netturbini non si sono visti per giorni interi», racconta chi ieri è sceso in strada ormai stufo «di vedere immondizia dappertutto e di sentire la puzza a qualsiasi ora del giorno e della notte. È pieno di insetti». A Ponte di Nona la storia va avanti da parecchio tempo nonostante il quartiere, e anche Villaggio Falcone, sia stato interessato alla fine del 2017 dal posizionamento di postazioni mobili per la raccolta differenziata in modo da eliminare le discariche a cielo aperto, soprattutto di rifiuti ingombranti, in un terFinisce ritorio dove la stessa assessora all’Ambiente del VI Municipio Katia Ziantoni ammise come proprio la differenziata «qui ha una percentuale molto critica». Allora ci furono polemiche sulla formazione degli stessi operatori Ama che spiegarono di non essere stati informati sulle indicazioni da fornire agli utenti. E ancora a fine aprile è stato presentato dal Comune il sistema di raccolta porta a porta con domus ecologiche e cassonetti intelligenti. Iniziative alle quali è seguita ieri la protesta degli abitanti. «Siamo abbandonati, si ricordano di noi solo quando ci sono le elezioni». Sotto accusa la lentezza nella gestione della differenziata («Anche cinque giorni per portar via i rifiuti») e l’inciviltà: in via Schweitzer lunedì sono comparse le vasche da bagno accanto ai cassonetti. Discariche che si trascinano per giorni. Come in altre zone. E la tensione continua a salire. Solo pochi giorni fa a Scalo San Lorenzo tre operatori ecologici dell’Ama sono diventati bersaglio di lancio di uova.
La denuncia è arrivata dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel. Anche in quel caso a scendere in strada erano stati i residenti stufi di vedere palazzi e marciapiedi circondati da montagne di rifiuti.