Atac, licenziata Quintavalle Lei: «Piango, ma farò ricorso»
Dopo le interviste tv sui bus a fuoco e 128 giorni di stop
È stata licenziata dopo oltre 4 mesi di sospensione Micaela Quintavalle, autista Atac e fondatrice del sindacato Cambia-Menti M410. Lo ha annunciato la stessa sindacalista con un video su Facebook. «È arrivata la lettera di licenziamento da Atac. Comunque nel male si è usciti dal limbo, dall’empasse. In questo modo, dopo 128 giorni di sospensione nei quali non ho potuto lavorare e dove ho potuto vivere grazie alle vostre donazioni, posso riprendere in mano la mia vita. Ovviamente fa male, non ho idea di quello che accadrà adesso».
Ma poi aggiunge con gli occhi lucidi: «Impugnerò questo licenziamento. Paradossalmente ho sempre amato questa azienda e mi sono sempre mossa a difesa. È tutto assurdo. Oggi sono solo lacrime, domani tornerò acciaio».
La sindacalista dell’Atac era finita nell’occhio del ciclone dopo la sua intervista tv alle Iene sui casi di autobus andati a fuoco a Roma. In un’intervista al Corriere della Sera, lo scorso maggio, aveva annunciato. «Io non voglio aiuti dalla politica, se reputano che il mio reintegro sia giusto, perché a che fare con la sicurezza de cittadini bene. Altrimenti deciderà il giudice. Accanto alla sindacalista si pronuncia solo l’opposizione capitolina.
«Le manutenzioni del parco mezzi sono ferme, i bus prendono fuoco, gli autisti vengono aggrediti. Ma Atac non interviene su queste criticità, preferisce colpire chi le denuncia», sostiene Svetlana Celli capogruppo della lista civica #RomaTornaRoma in Assemblea capitolina.
«La vendetta M5S si abbatte su Micaela Quintavalle con una lettera di licenziamento. Finché gli è servita se la sono tenuta stretta - denuncia Giulio Pelonzi, capogruppo capitolino Pd -. Ma la sindacalista ha continuato, anche dopo la vittoria del M5S a denunciare le criticità dell’Azienda». Per Ilaria Piccolo (Pd) il messaggio è chiaro: «Colpirne una per educarne 100! Questa sembra essere la linea M5S con chi non si adegua».