Luca Guadagnino «designer» firma una boutique di beauty
In viaggio con Lo Cascio da Palermo fino a Roma
Incontro Luigi Lo Cascio durante la presentazione da Red
La terrazza di Feltrinelli Red è al completo, ecco l’accoglienza dei lettori romani all’esordio di Luigi Lo Cascio nel mondo degli scrittori. Per i centocinquanta che riescono a raggiungere il salotto letterario all’aperto di via Tomacelli, altri restano in fondo alle scale della libreria bistrot aspettando di salire per partecipare alla presentazione del libro «Ogni ricordo un fiore» (Feltrinelli).
Aperitivi e pagine da sfogliare, l’attore e regista diventa autore con un romanzo costruito partendo da una sequenza di incipit: «Arrivavano con cadenza giornaliera, bastava un incontro, un articolo di cronaca, dei ricordi, ma c’erano anche giornate di panico durante le quali non mi veniva nulla», spiegava ieri sera il protagonista de «I cento passi», ricordando che nel suo caso prima è arrivata la scrittura e poi l’idea del libro. E comunque, tutto è iniziato come un gioco. Narra la storia di Paride che viaggia su un Intercity da Palermo e Roma, e rilegge il contenuto di una cartellina, dove sono raccolti i suoi numerosi tentativi di romanzo, tutti interrotti al primo punto fermo. Il risultato è un’opera dove chiunque può entrare e uscire, aprire una pagina a caso e provare a completare un incipit per mettersi alla prova.
Sul pavimento a motivi romboidali della nuova boutique del marchio australiano Aesop, spiccano tre tonalità di travertino, in omaggio alla Basilica di San Lorenzo in Lucina, distante pochi metri. Ma l’opening cocktail di ieri nel «Salotto di Roma», dove si sono visti, tra gli altri, Francesca Fialdini, Barbara Alberti e Claudio Gioè, non è stato solo una festa per l’apertura di uno dei tanti brand internazionali. Sotto un tetto di paglia ispirato alle antiche abitazioni dell’Agro Pontino tra mensole color crema tratteggiate da tocchi di smalto nero per richiamare le stanghette degli occhiali di Pasolini, è apparso, nelle vesti del designer che ha firmato gli interni del monomarca dedicato alla cura del corpo, il regista Luca Guadagnino, quattro nomination all’Oscar per «Chiamami col tuo nome», appena tornato da Venezia con il remake di «Suspiria». «Ho sempre avuto l’ossessione dei dettagli, la ricerca di soluzioni che coniugassero estetica e funzionalità - ha spiegato Guadagnino - e da tre anni ho aperto a Milano un mio studio di interior design. Ho seguito la ristrutturazione di una villa sul lago di Como, lavorato su un appartamento nobiliare a Crema, la città dove abito, questo è il mio debutto nel retail».
Dichiara di considerare cinema e architettura «mondi separati». Ma aggiunge: «Insieme alla cucina hanno una caratteristica comune: mischiano molti ingredienti». Regista Luca Guadagnino, 4 nomination all’Oscar per «Chiamami col tuo nome»