Corriere della Sera (Roma)

Andrea Mantegna e fondi oro: prestiti in mostra

Scambio prestiti con il Jacquemart-André

- Edoardo Sassi di

Caravaggio, le sue opere, continuano a fare il giro del pianeta. Roma, come è noto e ovvio che sia, è la città al mondo che possiede il maggior numero di opere del genio del Seicento, da anni il pittore universalm­ente più richiesto. E Roma — le sue chiese, i suoi musei — da tempo contribuis­ce ampiamente alla Caravaggio-mania concedendo prestiti più che generosi a musei e gallerie internazio­nali.

Da poco, e fino a gennaio, opere del Merisi sono a Parigi, al Musée Jacquemart-André, per l’esposizion­e Caravage à Rome, amis & ennemis. Fra i prestiti «romani», oltre a quadri dalla Galleria Borghese e dai Musei Capitolini, sono giunti nella capitale francese anche due lavori di Caravaggio conservati a Palazzo Barberini, dove ieri si è inaugurata l’iniziativa-scambio con il museo parigino, dal titolo La stanza di Mantegna. Capolavori dal Museo Jacquemart-André di Parigi.

Al posto di Giuditta e Oloferne e di San Francesco di Caravaggio, di Amor sacro e amor profano di Baglione e della Negazione di Pietro di Ribera, la Galleria nazionale d’arte antica ha ottenuto per le sue sale a Palazzo Barberini sei opere definite «di notevole qualità e di grande importanza». Una selezione incentrata sull’Ecce Homo di Andrea Mantegna — autore assente, come è stato ricordato, in collezioni pubbliche romane — cui si aggiungono un’altra opera attribuita allo stesso Mantegna (Madonna con Bambino tra i santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa), una Madonna con Bambino di Cima da Conegliano, un ritratto su pergamena di Giorgio Schiavone, un disegno di scuola mantegnesc­a, Ercole e Anteo, un bronzetto di Andrea Briosco, detto il Riccio, Mosè. Una seconda iniziativa temporanea — anche questa inaugurata ieri, dal titolo Gotico Americano. I Maestri della Madonna Straus — anticipa invece uno scambio che avverrà. Il Ritratto di Enrico VIII, capolavoro di Hans Holbein, sarà prestato da Palazzo Barberini al Museum of Fine Art di Houston, che in cambio ha ceduto due tavole dei Maestri della Madonna Straus, preziosi fondi oro il cui nome deriva da quello dei collezioni­sti Edith Abraham e Percy Selden Straus, che ne furono i proprietar­i. Curiosità, Percy era uno dei sette figli di Isidor Straus, industrial­e proprietar­io dei magazzini Macy’s e deceduto con sua moglie nel naufragio del Titanic.

«Gotico Americano» Due tavole dei Maestri della Madonna Straus arrivate dal Museum of Fine Art di Houston

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 ??  ?? Immagini A fianco, dettaglio dell’Ecce Homo di Mantegna. Destra, particolar­e dell’opera del Maestro Senese detto della Madonna Straus
Immagini A fianco, dettaglio dell’Ecce Homo di Mantegna. Destra, particolar­e dell’opera del Maestro Senese detto della Madonna Straus
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