«Siete animali» Regina, aguzzini insultati sui social
Albano, assalto ai profili dei tre torturatori: «Avete dato uno schiaffo alla civiltà»
Insulti e minacce hanno invaso i profili sui social di Roberto Trapani, la fidanzata Roberta Poduti e la mamma di lei, Maria Anello: sono accusati di avere seviziato Regina, 28 anni, costringendola a prostituirsi. La ragazza di Albano è stata trovata a luglio in fin di vita dopo essere stata ustionata con un ferro da stiro.
«Le pazzie mi riescono sempre bene, è con le cose normali che ho qualche difficoltà»: è la frase che ha scelto per la sua immagine di copertina su Facebook Roberto Trapani, accusato con la fidanzata Roberta Poduti e la mamma di lei, Maria Anello, di avere seviziato e costretto a prostituirsi Regina, la ragazza di Albano trovata lo scorso luglio in fin di vita nel suo appartamento dopo essere stata ustionata con un ferro da stiro.
Dopo l’arresto e le accuse di avere manipolato e torturato Regina, i profili del giovane, chef napoletano trasferito nella Capitale, e della compagna, peraltro mamma di un bambino, sono stati presi d’assalto dal popolo della Rete con insulti e minacce: tutti d’accordo nell’augurare soprattutto a lui di essere sottoposto in carcere alle stesse sevizie che ha inflitto alla bionda e bellissima 28enne Regina, costretta anche a mangiare dolci e ciambelle fritte per farla ingrassare. Più decine di post che lo definiscono nel migliore dei casi «Pappone, porco, zozzone, animale, verme, drogato», e auspicano per lui una morte fra atroci sofferenze e almeno una trentina di anni di carcere duro. Particolarmente scatenate sono le donne. A un vecchio post in cui si definisce un «supereroe», Alessandra risponde: «Supereroe??? uno che tortura una donna supereroe???...senza palle sei ...tu manco l’unghia di un supereroe hai». Lucia gli ricorda che «Dio ha visto tutto», e poi ancora insulti e maledizioni.
Anche sul profilo di Roberta fioccano commenti feroci e sprezzanti: soprattutto per la definizione che la 32enne tatuatrice scrive di se stessa: «Nata guerriera, yo no temo nada». Risponde Karmen: «Guerriera? Neanche il nome di donna ti meriti. E sei pure mamma...». Katia inveisce: «Maledetti tutti, specialmente le due donne cagne e madri ridurre così un essere umano, anche i vicini hanno questa ragazza sulla coscienza la gente sapeva, ma ha preferito non vedere e intanto un’anima indifesa veniva massacrata in quel modo poverina: io spero in una giusta punizione». E Rosy: «Ma gli amici di questo verme? Non sapevano chi fosse?». Sabrina e molti altri se la prendono con amici e vicini che non hanno denunciato pur forse intuendo qualcosa: «Vedere una bellissima ragazza trasformarsi in poco tempo. Ma Dio mio, fatti una domanda.. O comunque io avrei chiesto anche a costo di prendermi un vaffa... E in forma anonima avrei avvisato la polizia. Qualcuno sapeva e è rimasto zitto fino a quando ha avuto paura che Regina morisse. Speriamo che in carcere abbiano già scaldato il ferro...». E ancora: «Gente schifosa, quello che hanno fatto a sta ragazza è uno schiaffo alla civiltà. Auguro, a te, a quel mostro orrendo del tuo fidanzato a alla tua mammina, il peggio che si possa augurare ad una persona... Gente come voi non doveva proprio nascere...». E dire che la madre di Roberta, Maria Anello, che su Facebook di definiva «mamma e nonna a tempo pieno», le aveva dedicato un post nel dicembre 2015: «Bella principessa di mamma. Sempre con la luce del Signore in viso, trovi sempre la forza per rialzarti, ti amo a mamma. Sappi che il tuo papà è con noi». Quando si dice il cuore di mamma.