Corriere della Sera (Roma)

Un derby elettrico (ore 15): chi si ferma è perduto

Il tecnico: «Dovremo averne più di loro ma niente follie. La Roma non è in crisi»

- di Agresti-Valdiserri

Abbiate fame. Lo diceva Steve Jobs agli universita­ri di Stanford prima della laurea, lo raccomanda Inzaghi ai giocatori della Lazio alla vigilia del derby: «Sarà la fame a fare la differenza e noi dovremo averne più di loro. È decisiva, sempre, tanto più in una sfida come questa». Traccia la strada, la mette davanti alla sua squadra. Lo seguiranno?

Finora lo hanno fatto sempre, o quasi; di sicuro gli sono andati dietro in queste ultime cinque partite, tra campionato(4) ed Europa League (1), non tutte belle ma tutte vinte. Così i biancocele­sti sono volati a più quattro sulla Roma.

Se avrà anche fame, la Lazio partirà da basi solidissim­e, visto che ha un altro punto di forza: una formazione e un modulo sperimenta­ti da anni di test, allenament­i, partite. Il contrario della Roma, insomma, che continua a cambiare in cerca di uno schema che dia garanzie, dopo avere modificato profondame­nte l’organico in estate.

Inzaghi va avanti con le sue certezze: la difesa a tre, i cinque centrocamp­isti, i due uomini d’attacco. E anche i nomi di coloro che comporrann­o la formazione sono in gran parte scontati. Siate folli. Diceva anche questo Steve Jobs a quei laureandi, ma è un aspetto di cui Inzaghi non vuole sentir parlare.

Al contrario, non accetterà pazzie né esagerazio­ni: «Bisognerà saper gestire lo stress». Che apparterrà alla Roma, ma ovviamente anche alla Lazio. «Non è una partita normale, lo sappiamo. Non credo alla loro crisi, alle loro difficoltà. Magari è un momento così, com’è successo a noi all’inizio della stagione con le sconfitte contro Napoli e Juventus, però hanno appena vinto una bella partita con il Frosinone e sono forti. In avvio di campionato tra noi e loro esisteva un certo gap e non credo che sia stato cancellato. E comunque in una partita così non ci sono favoriti».

Di sicuro Simone ha consideraz­ione del tecnico che siede sull’altra panchina e anzi, in un momento così complicato per Di Francesco, spende parole di grande stima nei suoi confronti: «Della Roma temo il gruppo e poi l’allenatore, che ha dato un’organizzaz­ione di gioco eccellente alla squadra anche nella scorsa stagione e che ha portato la Roma alla semifinale di Champions. Non è poco». Ma la sua Lazio non si farà trovare impreparat­a: «Non so con quale modulo giocherann­o, però saremo pronti per tutte le evenienze: non farà differenza se si schiereran­no come nell’ultima gara oppure con il 4-3-3, abbiamo studiato ogni soluzione. Non vogliamo e non dobbiamo fermarci: il campionato corre».

E la Lazio deve avere la fame per stargli dietro. Anzi, davanti.

L’allenatore Bisognerà saper gestire bene lo stress. Non è mai una partita normale e non ci sono mai favoriti

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 ??  ?? BomberCiro Immobile, 28 anni, ha messo a segno 3 reti in campionato: 1 nel ko contro il Napoli e 2 domenica contro il Genoa
BomberCiro Immobile, 28 anni, ha messo a segno 3 reti in campionato: 1 nel ko contro il Napoli e 2 domenica contro il Genoa

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