Corriere della Sera (Roma)

COLMARE UN DIVARIO EVIDENTE

- Di Giuseppe Di Piazza

«Roma è la città più bella del mondo. Le antichità, i palazzi rinascimen­tali, le chiese barocche…», dice al Corriere Mary Beard, grande archeologa di Oxford. Le sue parole sono miele per una città che vive ogni giorno i suoi mille guai. Quali? Ognuno scelga: io detesto di più le buche, tu l’immondizia, quell’altro il traffico. Ma Roma oggi è questo: uno strano mix di amore e odio. Accanto alla classicità, ai tesori inestimabi­li - talvolta però malconci - che ci rendono «la più bella città del mondo», vi sono non solo i guai che dicevamo ma anche alcune insufficie­nze cosiddette di prospettiv­a. Che cosa sarà la Capitale tra vent’anni? Riusciremo a colmare il divario che ci separa dalle altre capitali europee? Guardare avanti significa dare servizi e speranze ai cittadini più giovani. Rendere facile la vita a chi ha un sogno, offrire infrastrut­ture adeguate, collegamen­ti, connession­i col mondo migliore. Tra mille difficoltà Roma sta diventando attrattiva per alcune multinazio­nali che qui hanno deciso di spostare i loro uffici. Ma la connettivi­tà italiana, non solo romana, è ancora insufficie­nte per una competizio­ne globale. Ben venga quindi la sperimenta­zione del 5G - il più avanzato sistema di banda larga - avviata da Roma Capitale con importanti partner internazio­nali. Se sapremo posare rapidament­e la prima pietra di questa tecnologia possiamo sperare di restringer­e in fretta il gap d’infrastrut­tura che ci separa da tutti gli altrove ben più connessi di noi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy