La vicenda
Kolarov, ex laziale, 33 anni, calcia la punizione che riporta in vantaggio la Roma La Roma ha sempre segnato negli ultimi 14 derby giocati in casa (26 gol totali) 6 OLSEN Poco lavoro, perché la Lazio si vede solo nei primi 20 minuti. Sul gol di Immobile non ha colpe. Morbido, semmai, su un tiro da fuori di Milinkovic-Savic.
7,5 SANTON Bisogna tornare all’Inter di Mourinho per ricordare un Santon così. Difende, attacca, non si distrae mai. A 27 anni c’è una vita davanti.
7 MANOLAS Regge il duello fisico con Milinkovic e Immobile. Merito in più farlo in condizioni fisiche non perfette.
6 FAZIO L’errore che regala il pareggio alla Lazio è parente di quello che Wallace fece nel derby del 4 dicembre 2016 su Strootman. Non si deprime e va a prendersi la vendetta con il 3-1.
7,5 KOLAROV Torna il guerriero dello scorso campionato. Gioca con una microfrattura al dito di un piede che non gli impedisce di dominare la fascia e, soprattutto, scaricare in porta la punizione del 2-1.
6,5 DE ROSSI Attento davanti alla difesa nel 4-2-3-1 ormai adottato da Di Francesco. Esce per un problema al ginocchio che lo terrà fuori, quasi sicuramente, nelle prossime due gare.
7 NZONZI La prima grande partita con la maglia della Roma. Si trova bene sia con De Rossi nel 4-2-3-1 che nel finale, quando Di Fra passa al 4-1-4-1 e al 5-3-2. Multitasking.
6,5 FLORENZI La mossa tattica che ridà alla Roma equilibrio e dinamismo. Sbaglia qualche passaggio che poteva fare male alla Lazio, ma esce dopo aver dato il 101%.
6 PASTORE Si muove più a suo agio nella posizione di trequartista, ma si deve arrendere presto all’ennesimo infortunio al polpaccio sinistro. Tempi lunghi per il recupero.
6,5 EL SHAARAWY Vedi Florenzi: è più la voglia che la lucidità. Entra nell’azione del primo gol (probabilmente Rocchi avrebbe fischiato un rigore per fallo di Strakosha su di lui).
DZEKO La prestazione è sufficiente perché fa la torre nell’azione dell’1-0 e assiste Pellegrini quando guadagna la punizione del 2-1. Però è sbagliato l’atteggiamento con i compagni. Si lamenta, sbuffa, sgrida. Deve ritrovare il senso del collettivo.
Lo. PELLEGRINI Voto felliniano per una gara perfetta. Entra per Pastore e si piazza dietro Dzeko: segna un gol di tacco, conquista la punizione del 2-1, batte quella del 3-1. Ma, soprattutto, domina la partita. È questo il Pellegrini alla Gerrard che i tifosi si aspettano.
CRISTANTE Un buon cambio, fatto con il piglio giusto.
DI FRANCESCO Il tecnico giallorosso indovina modulo e formazione, ma, soprattutto, convince con la valorizzazione di Santon e Pellegrini. La vince prima nella testa e poi in campo.