Lorenzo il magnifico: «La vittoria della svolta»
Quando, al 36’ del primo tempo, è uscito dal campo Pastore - risentimento al polpaccio sinistro, nelle prossime ore si sottoporrà a degli accertamenti -, in molti aspettavano l’ingresso di Bryan Cristante. Invece Di Francesco ha mandato in campo Lorenzo Pellegrini, piazzandolo trequartista «alla Perrotta», con il doppio compito di aggredire Biglia e di provare a far male alla Lazio. Il centrocampista di Cinecittà c’è riuscito benissimo, e pochi secondi prima della fine del primo tempo ha regalato alla Roma il gol, il suo primo nel derby, che ha messo in discesa la gara della formazione giallorossa. Lo ha fatto in un modo che non avrebbe mai immaginato, con un colpo di tacco che sta diventando un marchio di fabbrica in casa romanista dopo i due di Pastore contro Atalanta e Frosinone. Ma non solo, perché c’è la sua impronta indelebile in tutti i gol della Roma: è stato lui a conquistare la punizione che poi Kolarov ha trasformato nel gol del 2-1, ed è stato sempre lui a disegnare un cross sulla testa di Federico Fazio per la rete del definitivo 3-1. «È stata una bella emozione le sue parole -, cercavo il gol da tempo, sono felice che sia successo nel derby perché può essere la partita della svolta». Più cauto Davide Santon, schierato per la seconda volta titolare da Di Francesco. «Non abbiamo raggiunto nulla, ora concentriamoci sulla Champions perché martedì abbiamo una partita da vincere a tutti i costi. Rimaniamo con i piedi per terra».