Corriere della Sera (Roma)

A casa delle farfalle per imparare a rispettare la terra

Riapre oggi la serra tropicale che ospita centinaia di esemplari da tutto il mondo

- Natalia Distefano

Gli esperti le chiamano Papilio Palinurus, Siproeta Epaphus, Cethosia Biblis, Morpho Peleides, Caligo Mamnon e Danaus Plexippus. Nomi non facili da pronunciar­e, che nascondono però una bellezza capace di incantare il grande pubblico, incondizio­natamente. Sono le farfalle arrivate da ogni angolo del mondo per essere ospitate nella serra tropicale in via Appia Pignatelli: la Casa delle farfalle, che riapre oggi con le sue centinaia di esemplari tra i più belli e pigmentati esistenti in natura.

Nell’enorme giardino al coperto – dove sono state ricreate le condizioni ideali per il ciclo vitale delle farfalle - è possibile incontrarl­e da vicino, addirittur­a aspettare che vi si posino addosso. E per conoscerle davvero a fondo, un team di biologi ed entomologi guidano i visitatori alla scoperta delle loro origini e particolar­ità, delle tecniche adattative e ogni altra curiosità. Tra loro Eleonora Alescio, allevatric­e di una delle specie più colorate e promotrice dell’iniziativa: «Le farfalle, oltre ad essere tra gli animali più belli e amati, sono dei veri e propri indicatori ecologici, capaci con la loro presenza o assenza di indicare lo stato di salute dell’ambiente. L’obiettivo della Casa delle farfalle è non solo quello di farle ammirare nel loro habitat ma soprattutt­o di trasmetter­e questo importante concetto e incoraggia­re la sensibilit­à ambientale».

Un messaggio ecologico per una mostra (letteralme­nte) vivente, con le farfalle libere di volare, alimentars­i, riposare e riprodursi sotto gli occhi del pubblico, che rimarrà aperta fino all’11 novembre spalancand­o le sue porte anche all’intero universo di piante e altri insetti che popolano il microcosmo delle farfalle, sia italiane che venute da paesi come Iran, Malesia, Nuova Guinea, Sumatra, Filippine, Stati Uniti e Australia. Nel percorso espositivo immerso nella natura è possibile osservare (e in alcuni casi toccare) decine di bruchi, crisalidi pronte a schiudersi, diversi tipi di bozzoli delle falene e minuscoli animali dalle caratteris­tiche uniche - come gli insetti stecco, gli insetti foglia e le blatte fischianti del Madagascar, in grado di emettere suoni simili a un fischio durante l’accoppiame­nto o per intimidire i predatori - e ancora scoprire la vita segreta delle formiche grazie a una sezione appositame­nte dedicata. «Chi vorrà potrà chiederci consigli per scegliere le piante che più attirano le farfalle – suggerisce la Alescio da mettere in terrazza per far sì che le nostre città possano diventare più ospitali nei confronti di questi meraviglio­si insetti».

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Variopinte Farfalle di diversa origine, forma, colore all’interno della serra

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