Quando lo chef «dialoga» con il creativo i piatti (inediti) diventano installazioni
CCoppie hef star, artisti. Gran viavai di ospiti. E buona cucina. Insomma, «Culinaria. Il gusto dell’identità». La «biennale» dedicata all’arte e al cibo, per la sua undicesima edizione, ha trovato casa da WeGil, nuovo spazio polifunzionale a Trastevere. Organizzata dallo chef Francesco Pesce e da Fabrizio Darini, curata da GMGProgettoCultura con il contributo di Regione Lazio, Arsial e Car, la manifestazione - fino ad oggi - si articola lungo il percorso di un inedito museo temporaneo dove sono esposti opere, piatti, foto, video creati dall’ispirazione reciproca tra chef e artisti. Tanti gli incontri live tra i creativi. Solo per citarne alcuni: Walter Musco, Anthony Genovese, (da sinistra), Francesco Apreda, Andrea Tortora, Roy Caceres, Cristina Bowerman, Adriano Baldassarre, Franco Losvizzero, Matteo Giuntini, Carlo Carfagni, Ria Lussi. «Finestra-minestra» è il frutto dell’unione tra lo spirito creativo di Roy Caceres, chef del ristorante Metamorfosi (1 stella Michelin), e quello di Franco Losvizzero, video-artista e maestro nelle sculture meccaniche. Mentre Francesco Apreda, chef dell’Imàgo dell’Hassler Hotel (1 stella Michelin), presenta la lingua in sanguinaccio di ricci di mare (un piatto mai proposto prima) in unione all’installazione «Vulcano» immaginata dall’artista Matteo Giuntini. Guardare per credere. (S.D.S.) È stato presentato da Massimiliano Rosolino, nel Mondadori Bookshop, il libro di Monica Contrafatto «Non sai quanto sei forte. Dall’attentato alla Paralimpiadi: la mia rinascita».